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BENEDETTO XVI E LA RICERCA SCIENTIFICA
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Comunicato 
20 aprile 2005 0:00
 

Roma, 20 Aprile 2005. L'elezione del cardinale Joseph Ratzinger al soglio pontificio, con il nome di Benedetto XVI, non dovrebbe essere argomento di intervento. Purtroppo, e spesso, la Citta' eterna, intesa come capitale di'Italia, sembra una dipendenza della Citta' del Vaticano. Le "esortazioni", gli "inviti" e i "suggerimenti" ai nostri governanti, nazionali e locali, trovano ampia accoglienza e le incursioni in territori di stretta pertinenza secolare si fanno continui e insistenti: l'ultimo esempio e' stato l'invito a disertare le urne in occasione del referendum per l'abolizione della legge 40/2004. L'omelia del cardinale Ratzinger alla messa "Pro eligendo romano pontefice", celebrata due giorni fa nella Basilica di San Pietro, prima della chiusura del Conclave, offre motivi di preoccupazione. L'attacco al relativismo mette in pensiero perche' a questa categoria non si puo' che opporre l'assolutismo; il che ricorda il cardinale Roberto Bellarmino (1542- 1621), che a proposito delle teorie di Galileo, scriveva "voler affermare che realmente il Sole stia al centro del mondo, e non si rivolti in se stesso senza correre dell'oriente all'occidente, e che la Terra stia nel terzo cielo e giri con somma velocita' intorno al Sole, e' cosa molto pericolosa non solo d'irritare tutti i filosofi e teologi scholastici, ma anco di nuocere alla Santa Fede con rendere false le Scritture Sante". Come e' finita e' cosa nota. Quale sara' la posizione di Benedetto XVI sulla liberta' di ricerca scientifica sembra scontato.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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