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BENZINA E PREZZI. COSA FARE
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Comunicato 
6 agosto 2007 0:00
 

Roma, 6 Agosto 2007. In attesa che dall'incontro tra il ministro allo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani e i petrolieri (ricordiamo che una commissione sui prezzi fu istituita nel 2005 dall'allora ministro alle Attivita' Produttive, Claudio Scajola) scaturisca qualche idea su come affrontare il caro benzina, e' opportuno fare il punto della situazione e capire le soluzioni possibili.
All'inizio del 2003 il prezzo del petrolio al barile era di 28 dollari, oggi si veleggia sui 75 dollari e se ancora non abbiamo raggiunto gli equivalenti attuali degli 80 dollari della crisi del 1973-1974, poco ci manca. Il costo di una risorsa esauribile e' destinato ad aumentare anche se tecnologie sempre piu' raffinate possono contenerne i costi. Dunque che fare? Vediamo.
* I consumatori hanno gia' risposto diminuendo i consumi. Nella logica della domanda e dell'offerta ad una diminuzione della prima dovrebbero diminuire i prezzi. Si tratta di incentivare un uso accorto delle fonti energetiche, in altre parole razionalizzare e risparmiare. In questo senso il Governo puo' intervenire.
* Stabilizzare il prezzo della benzina. Il mercato gradisce la stabilita' e questa si puo' ottenere anche agendo sulle accise (tasse), sia in diminuzione che in aumento. Anche qui e' compito del Governo.
* Rompere il mercato oligopolistico. La pratica dei prezzi concordati e' proibita dalla legge ma in pratica i prezzi finali sono sostanzialmente uguali. L'intervento spetta al Governo.
* Aprire il mercato dei distributori ad altri soggetti, per esempio i centri commerciali. E' compito del Governo e degli Enti locali.
* Sviluppare le fonti rinnovabili che attualmente nel mondo rappresentano solo il 2,1% degli usi energetici. In Danimarca invece il 20% dell'elettricita' viene dall'eolico. La competenza e' governativa.
* Utilizzare altre fonti energetiche, quali il gas naturale, il carbone e le biomasse. La responsabilita' e' del Governo.

Qualche spunto al Ministro l'abbiamo dato. Speriamo che ci senta.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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