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I BLOCCHI DEL TRAFFICO CONTRO L'INQUINAMENTO DA POLVERI SOTTILI. A CHE SERVONO E A CHI GIOVANO?
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Comunicato 
10 febbraio 2005 0:00
 

Firenze, 10 febbraio 2005. Secondo i dati dell'Aci di Milano e dell'Arpa della Lombardia, le citta' non sarebbero inquinate per colpa della circolazione delle vetture private, ma essenzialmente per colpa degli impianti di riscaldamento, i mezzi di trasporto pubblico e i diesel commerciali. Per l'immissione nell'atmosfera del PM10 (polveri sottili), solo una percentuale del 10 e' per colpa delle automobili private, mentre sarebbe al 70% la responsabilita' degli altri fattori sopra indicati.
Complessivamente il trasporto su strada e' responsabile di questo inquinamento al 39%: 20% veicoli commerciali, circa 10% autobus e moto e altrettanto 10% per le automobili (che in citta' come Milano, diventa anche 15%).
Il dubbio che le politiche fino ad ora perseguite e che sono in corso in questo momento, da parte delle singole amministrazioni, sia un po' fuori tiro, e' quantomeno lecito.
Targhe alterne, domeniche cosiddette ecologiche, vari limiti al traffico anche per piu' giorni consecutivi. a che servono? Un mezzo pubblico circola nei giorni dei divieti e viene sempre incentivato; visto che singolarmente inquina come 600/700 automobili, non sarebbe meglio che i passeggeri che puo' contenere (che sono certamente meno di 600) andassero ognuno con una propria automobile?
Ci rendiamo conto che il problema dell'inquinamento da traffico urbano non e' solo una questione di polveri sottili. C'e' anche il rumore, la congestione, la quantita' di forze dell'ordine impiegate, la mancanza di parcheggi, che rendono tutto ancor piu' difficile. Ma se qualcuno ha pensato che i blocchi sotto varie forme del traffico possono servire anche per la diminuzione delle PM10, dopo questa indagine si puo' dire che non sa di cosa stia parlando.
Noi auspichiamo che queste nuove informazioni siano prese in considerazione e possano servire a rivedere le scelte delle singole amministrazioni in materia di inquinamento da polveri sottili.
Una cosa e' evidentissima: la colpa maggiore non e' nei singoli cittadini, ma nelle amministrazioni che non attuano politiche sufficienti per usare mezzi meno inquinanti per il trasporto pubblico, diffondere i carburanti ecologici e incentivare la conversione a metano degli impianti di riscaldamento.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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