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Bollette acqua in provincia di Firenze. Reagire all'arroganza del gestore
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Comunicato 
26 aprile 2010 13:50
 

Gli abitanti di Vico d'Elsa, un intero paese (400 abitanti, frazione di Barberino val d'Elsa), come si apprende da un quotidiano locale (1) non ha ricevuto le bollette per i consumi idrici. Ma ha ricevuto in questi giorni una raccomandata A/R del gestore Publiacqua in cui si intima il pagamento del dovuto entro 30 giorni con l'avviso che la prossima fattura sara' maggiorata da una penale di 10,50 euro, pena il distacco del servizio. Ma non basta, il pagamento puo' essere fatto solo in un modo: presso gli sportelli del gestore a Firenze o a Prato; se effettuato con altre modalità, occorre anche attestare, tramite fax all'azienda, l'avvenuto pagamento, con tutti i rischi connessi alla mancata ricezione o gestione dei fax inviati.
Un intero paese che non ha pagato la bolletta, dovrebbe quantomeno far riflettere un gestore idrico come Publiacqua, Spa le cui azioni sono detenute dai Comuni della zona che -ci pare- dovrebbero prioritariamente curare gli interessi dei cittadini. Tutti gli utenti dell'intero paesino si sono messi d'accordo per non onorare il proprio impegno e consumare l'acqua senza pagare? Ne dubitiamo. Prima di chiedere indebitamente soldi in piu' (la penale di 10,50 euro), di scombussolare la vita di tranquilli residenti (soprattutto gli anziani), intimare loro di fare una cinquantina di chilometri (Vico/Firenze) per andare a pagare la bolletta, o seguire un iter burocratico ulteriore, per non rischiare il taglio di un servizio essenziale di cui non si puo' fare a meno... prima di questo, quantomeno un'indagine su cosa potrebbe essere accaduto nel proprio sistema di consegna delle bollette sarebbe stato doveroso da parte di Publiacqua.
Invitiamo percio' il gestore idrico a farlo e, siccome siamo sicuri che verificheranno una loro disfunzione, si preparino a rettificare il dovuto, a chiedere scusa e ad inviare un omaggio ad ogni utente per far capire che non lo hanno fatto in cattiva fede e che sono al servizio dei cittadini e rispettosi dei contratti che stipulano.
Nel frattempo invitiamo gli utenti che hanno ricevuto questa richiesta a non pagare e a farsi valere con una diffida: raccomandata A/R in cui
- intimano l'invio della bolletta (che sara' pagata, SENZA PENALI, appena ricevuta),
- chiedono il rimborso dei danni che hanno ricevuto per questa indebita richiesta (costo della raccomandata di diffida, tempo impiegato per andare alle Poste a spedirla, costo di carta e busta, ansia provocata, etc.),
- intimano di adempiervi entro 15 giorni pena rivolgersi in giudizio.

(1) La Nazione
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