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CALABRIA E TURISMO. LOIERO CHIEDE SCUSA. LETTERA DELL'ADUC
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Comunicato 
31 agosto 2005 0:00
 

Roma, 31 Agosto 2005. Oggi sul Corriere della Sera, il presidente della regione Calabria, Agazio Loiero, ha chiesto scusa ai turisti per i disservizi subiti. A tal proposito il segretario dell'Aduc, Primo Mastrantoni, ha fatto pervenire al Presidente Loiero la seguente lettera.

Signor Presidente,
nel 1971 feci una vacanza in Calabria e giurai che non ci sarei piu' tornato. Cosi' e' stato. La situazione e' ulteriormente degenerata, come testimoniano le sue pubbliche scuse e come possiamo constatare da quell'osservatorio che e' la nostra Associazione. Concordera' che e' il caso di rimboccarsi le maniche affinche' la Calabria offra il meglio del suo indiscutibile patrimonio ambientale, artistico ed enogastronomico. Mi permetto alcune indicazioni.

* Il primo problema da affrontare riguarda proprio i suoi conterranei: devono capire che il turista non e' un pollo da spennare ma una gallina dalle uova d'oro, che va curata e fatta tornare ogni anno. Sembra invece che l'ospite sia tollerato e provochi fastidio, salvo poi chiedere conti particolarmente esosi a fronte di altrettanti macroscopici disservizi. Urge un corso in Alto Adige per gli operatori turistici calabresi. Altrettanto urgente e' una campagna formativa per tutti, con un obiettivo: il turista e' fonte di ricchezza, in tutti i sensi, e va rispettato e considerato.
* Se il mare e' la maggiore attrazione della Calabria e' chiaro che deve essere pulito, quindi i depuratori devono funzionare: quanti scaricano illegalmente danneggiano la salute e l'economia della regione, vanno ovviamente sanzionati. Le costruzioni fuori legge devono essere abbattute e l'ambiente recuperato.
* La viabilita', sia quella autostradale che quella locale, va sistemata. Se la competenza sulla Salerno - Reggio Calabria e' nazionale, quella regionale, altrettanto disastrosa, e' responsabilita' degli enti locali. Occorre provvedere e verificare i risultati.
* Le condizioni degli edifici pubblici e privati sono disastrose, cosi' come sono carenti le qualita' igieniche dei comuni. Occorre sostenere le amministrazioni piu' solerti e sanzionare quelle inoperose.

I problemi da risolvere sono molti e certamente Le sono noti. E' necessario, pero', agire. Ha cinque anni per farlo, ma soltanto uno per disporre e attuare scelte dolorose e impopolari.
Auguri e cordialita'
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