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Canone/imposta Rai. I mostri generano illegalita': reati d'opinione per i deboli di Modena ma non per i forti di Roma...
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Comunicato di Vincenzo Donvito
4 giugno 2010 14:10
 
 Due rappresentanti legali del Mab, Movimento Autonomo di Base, sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Modena per istigazione a disobbedire alle leggi, dopo che nei loro uffici e' stato trovato materiale per una campagna contro il pagamento del canone Rai, materiale in cui si invita a non pagare l'imposta pur possedendo un apparecchio televisivo.
A prima vista, dal punto di vista formale, l'istigazione sembra esserci. Ma la questione apre una finestra su due aspetti di una vicenda che, e' bene ricordare, e' in testa alle gabelle piu' odiate dai contribuenti italiani.
Il problema del canone e quello dei reati d'opinione.
L'imposta per il possesso di un apparecchio tv, stabilita da una legge del 1938, e' quanto di piu' illogico ci possa essere perche' viene spacciato come abbonamento o canone (con tanto di imprimatur di autorita'), alimentando nei contribuenti confusione e disaffezione da leggi e Stato: irrispettosi e gabellieri per un servizio pubblico, tra l'altro, in aperta concorrenza e abuso di posizione dominante con le emittenti private e campo di conquista del regime dei partiti che controlla politica e informazione. Confusione e irriverenza civica e istituzionale che, oggi, vede il capo del Governo contemporaneamente garante del contratto di servizio con la Rai e proprietario delle maggiori tv in concorrenza con la Rai.
Situazione che -non c'e' da stupirsi piu' di tanto- porta i cittadini contribuenti ad organizzare azioni di disobbedienza come quelle del Mab di Modena che, pero', a nostro avviso, lasciano poi i contribuenti soli davanti all'evasione fiscale che hanno commesso e al maggiore esborso che dovranno fare allo Stato per evitare pignoramenti e sequestri vari.
Lo Stato, in genere, e' abbastanza disattento verso gli evasori di questa imposta o fa campagnucce di recupero che rasentano il ridicolo (premi in palio per chi paga l'imposta entro i termini di legge....), oppure ignora evasori totali come la maggior parte delle aziende, rinunciando ad un rastrellamento fiscale di oltre un miliardo di euro.
Ma nel caso modenese, lo Stato ha voluto mostrare di esserci e lo ha fatto utilizzando il reato d'opinione: istigazione a disobbedire alle leggi. Confermando, come tutti gli Stati liberticidi e impotenti, che il bavaglio ai pensieri e alle parole dei cittadini e' l'unica arma che ha perche' gli stessi non continuino a mettere in discussione la sua autorita'. Forte coi deboli e debole coi forti: quante volte il capo del Governo, questo o quell'altro ministro o deputato ha minacciato di fare campagne per non far pagare il canone/imposta magari perche' la Rai non dava sufficiente spazio alla propria fazione... qualcuno ha mai visto una qualche Guardia di Finanza che abbia proceduto con denunce per istigazione a disobbedire alle leggi? Mai!!!
E' evidente che a queste insulsaggini istituzionali ci sono solo due rimedi: abolire il canone Rai e cancellare i reati d'opinione.
Fronti su cui siamo in prima linea e che da oggi rafforziamo con uno slogan/invito:
O TUTTI DENTRO O TUTTI FUORI!! Ministri e Governo in tribunale come i modenesi del Mab o tutti a casa!!

Qui il nostro canale web per la battaglia contro il canone Rai
e quello per la battaglia contro la censura
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