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CANONE/TASSA RAI. IL DANNO E LA BEFFA: ATTENTI A NON PAGARLA DUE VOLTE
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Comunicato 
18 dicembre 2004 0:00
 

Firenze, 18 Dicembre 2004. Questo e' il tradizionale periodo in cui sono cominciati i tormentoni pubblicitari per convincere gli italiani che possiedono un televisore a pagare la relativa tassa e -ci sembra- l'unica che, per chi la paga, viene bandita una lotteria con ricchi premi e cotillon (per restare nell'ambito delle gabelle assurde . a quando i premi per chi paga l'Ici?).
Ma in questi giorni in cui tutti prendiamo piu' consapevolezza di un Erario che ci e' lontano, oltre alla beffa di una tassa che continua ad esserci presentata con il nome di canone o abbonamento (con tanto di imprimatur linguistico di Corte Costituzionale e Antitrust), si e' affacciato il pericolo di un ulteriore danno, che si paventa con la possibilita' di pagare due volte.
Per ora il fenomeno sembra circoscritto, ma non e' escluso che siano solo alle prime avvisaglie.
Centinaia di contribuenti Rai della citta' di Ferrara si sono visti recapitare a casa dei falsi bollettini di pagamento di questa tassa: con l'invito a pagare entro il 31 dicembre si' da poter usufruire di agevolazioni fiscali della legge Gasparri dei 150 euro per il decoder digitale. La locale Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza hanno aperto un'inchiesta per capire dove sarebbero andati questi soldi pagati dai contribuenti (l'intestatario dei bollettini di pagamento risulta essere un'azienda di Milano).
Siccome i metodi che vengono utilizzati per cercare di riscuotere questa tassa sono sempre molteplici, variegati, bizzarri e spesso molto intrusivi, a nostro avviso la possibilita' di errore da parte del contribuente, e' molto alta: chi non ha avuto a che fare con persone che hanno cercato di entrare in casa spacciandosi per pubblici ufficiali, pur essendo semplici "fattorini" di societa' in qualche modo beneficate dalla Rai per la caccia all'evasore; chi non si e' trovato ad avere a che fare con personaggi tipo venditori di fumo che chiedevano firme in calce ad improbabili interviste, che poi risultavano essere dichiarazioni di possesso della tv; chi, solo perche' ha attivato una seconda utenza elettrica in una seconda casa, non si vede sistematicamente arrivare lettere piene di minacce che danno per scontato il possesso di una tv senza il relativo pagamento della tassa? Un contesto in cui scambiare per reale questa richiesta da truffa, e' molto facile
Quindi, attenzione! Sperando che il "chi va la'" sia raccolto il piu' possibile e diffuso ovunque.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
www.aduc.it/rai
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