testata ADUC
CARE CASE: INVIM E ALTRE TASSE
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
28 settembre 2001 0:00
 



Roma, 28 settembre 2001. La proposta del Governo di anticipare la soppressione dell'Invim (imposta comunale sull'incremento immobiliare), ci offre lo spunto per alcune considerazioni sulle spese aggiuntive che si devono sopportare quando si effettua una compravendita di casa tra privati -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. Se il prezzo e' stato stimato in 400 milioni, occorre aggiungere l'imposta del registro, che e' del 3%, pari a 12 milioni, le imposte di trascrizione e ipotecaria di 500mila lire, i diritti di conservatoria di 150mila lire, il bolli di 120mila lire. Al tutto si aggiungono le spese del notaio e della agenzie. Il calcolo delle prime e' piu' complesso perche' alle tariffa vera e propria si aggiungono le spese per le visure, le autenticazioni, ecc. Possiamo dire che la spesa si attesta mediamente sui 3 milioni. La provvigione per le agenzie si aggira sul 5-6%, che va diviso tra compratore e venditore. Il prezzo della casa passa cosi' dai 400 milioni ai 425-430, con un aumento del 7%. Un po' troppo considerato che stiamo parlando di prima casa. Se lo Stato funzionasse e fosse al servizio dei cittadini, probabilmente tutta una serie di voci aggiuntive potrebbe essere eliminata.
Aggiungiamo una domanda per il Governo: a che punto e' la informatizzazione del catasto?
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS