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CENSURA FORUM ADUC.IT. PRESENTATA ISTANZA DI RIESAME DEL PROVVEDIMENTO CON CUI SONO STATI SEQUESTRATI I FORUM
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Comunicato 
23 novembre 2006 0:00
 

Firenze, 23 Novembre 2006. Questa mattina l'avvocato Emmanuela Bertucci, dello studio legale dell'Aduc, ha presentato istanza di riesame del decreto con il quale il 15 novembre scorso il pubblico ministero della Procura di Catania ha sequestro due forum pubblicati sul sito nella sezione "Di' la tua" perche', ad avviso dell'organo procedente, contenevamo "numerosi messaggi che offendono la religione cattolica anche mediante vilipendio di persone", ravvisando cosi' la commissione del reato di cui all'art. 403 del codice penale.

L'istanza di riesame, sulla quale il Tribunale di Catania si pronuncera' entro dieci giorni, si fonda su cinque elementi:
1) L'illegittimita' costituzionale del sequestro poiche' l'art. 21 della Costituzione, al fine di evitare la censura e dunque l'inibizione della liberta' di manifestazione del proprio pensiero, espressamente consente il sequestro penale soltanto nei casi di reati previsti dalla legge sulla stampa. Quest'ultima rimanda alla ingiuria o diffamazione a mezzo stampa, vieta le pubblicazioni destinate alla infanzia e alla adolescenza che offendono il sentimento morale dei minori o incitino a corruzione, commissione di delitti o suicidio, e vieta altresi' le pubblicazioni che descrivano o illustrino, con particolari impressionanti o raccapriccianti, avvenimenti realmente verificatisi o anche soltanto immaginari, in modo da poter turbare il comune sentimento della morale o l'ordine familiare o da poter provocare il diffondersi di suicidi o delitti.
Poiche' anche ravvisando nelle pagine dell'Aduc gli estremi del reato contestato questo non e' ricompreso fra le categorie di stampe sequestrabili secondo il dettato costituzionale, il sequestro operato e' illegittimo, e viola gravemente il diritto costituzionale di esprimere liberamente il proprio pensiero.

2) La maggior parte dei commenti censurati contenevano bestemmie, che non sono piu' previste dalla legge come reato e che pertanto non possono esser poste a fondamento di un sequestro preventivo.

3) Gran parte dei commenti pubblicati sui forum contiene digressioni sulla religione cattolica e sulla religiosita', nell'esercizio del diritto costituzionalmente garantito della liberta' di espressione. Il provvedimento di sequestro, negando il diritto di continuare a partecipare a quei forum e di leggere i commenti in esso pubblicati, ha palesemente violato la Costituzione italiana.

4) Il reato richiamato nel decreto di sequestro punisce chi offende una religione mediante vilipendio di persone. Non c'e' dunque offesa se non vengono individuati i singoli individui, soggetti passivi della norma e portatori del bene giuridico da essa tutelato poiche' la nostra Costituzione, di impianto laico e personalistico non protegge astrazioni, tesi, teorie, religioni di per se', ma solo i soggetti, persone fisiche e giuridiche determinate, individui, unici soggetti di diritti e di doveri. Considerato che nessuno dei commenti individuati si riferiva a Tizio o Caio, in quanto professanti la religione "Sempronia" il reato non sussiste, e cio' era ravvisabile gia' alla prima lettura del forum.

5) Relativamente alle "palesi offese per le persone portatori di handicap", infine, tale riferimento contenuto nel decreto non ha alcun pregio giuridico in tale sede, non costituendo reato l'offesa a categorie indeterminate di soggetti, ne' ci risulta che ad oggi sia stata presentata alcuna querela per diffamazione.

Sulla base di queste motivazioni, e' stato chiesto l'annullamento del decreto di sequestro o, in subordine, che il Tribunale disponga il sequestro dei soli commenti per i quali sia ravvisato il reato di vilipendio, e non gia' i due forum per intero.

Qui il testo completo dell'istanza di riesame: clicca qui
Qui la sezione specifica che sul portale dell'associazione, informa sulla vicenda: clicca qui
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