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Class Action. Confermata la sepoltura. Tutti gli ipocriti sono invitati al funerale
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Comunicato di Vincenzo Donvito
17 giugno 2009 0:00
 
Lo scorso 13 maggio, la sen. Donatella Poretti, che per noi aveva a suo tempo presentato un disegno di legge sulla class action (1) e alcuni emendamenti al testo del Governo (2), ovviamente non considerati, cosi' diceva: "la class action continueremo a vederla nei film americani". Infatti, dopo il voto del ddl 195, quand'anche fosse passato quel testo, i soggetti abilitati all'azione collettiva giudiziaria sarebbero stati ben pochi e, soprattutto i risparmiatori e i soggetti non consumatori e utenti non ne avrebbero potuto usufruire. Vediamo cosa accade. Il disegno di legge del Governo su sviluppo ed energia nucleare, in cui sono contenute le nuove norme sulla class action, e' bloccato in commissione attivita' produttive alla Camera, e probabilmente dovra' tornare al Senato che, per l'appunto lo scorso 13 maggio, lo aveva gia' votato. Una tempistica che farebbe sballare la class action rispetto alla data del 1 luglio in cui, se non fosse approvata, entrerebbe in vigore quella approvata dalla passata legislatura: senza i blocchi per farla usare ai risparmiatori e con la possibilita' di usarla rettroattivamente e quindi contro i famosi scandali finanziari tipo Alitalia, Ciro, Parmalat, Monte dei Paschi di Siena, etc. Di fronte a questo il Governo sta pensando ad un decreto legge di proroga dei termini (si parla del 31 dicembre 2009).
Mettiamoci l'anima in pace. Con questo decreto si stabilisce la sepoltura della class action. Il funerale non e' stato ancora stabilito dove sara' celebrato, ma sicuramente noi invitiamo i vari ipocriti che hanno contribuito, con appositi veleni o farmaci sbagliati, al suo decesso: Governo tutto (con in testa i ministri Renato Brunetta, Claudio Scajola e Giulio Tremonti), associazioni di consumatori del Cncu (che legittimano l'azione del ministero dello Sviluppo Economico da cui prendono ordini e soldi).

 
(1) un testo che ha fatto un po' da scuola per chi ha cercato di introdurla, senza successo, nella nostra legislatura: clicca qui
(2) clicca qui
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