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COMUNE DI ROMA. ALTRA TEGOLA PER ALEMANNO. 127 MILIONI DI DEBITO DALL'ATAC: COSTA IL 60% IN PIU'
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Comunicato di Primo Mastrantoni
13 maggio 2008 0:00
 
Dopo il debito di 7 miliardi, da noi denunciato (1), che comporta un esborso di 600 milioni annui di soli interessi, arriva un'altra tegola sulla testa del neosindaco di Roma, Gianni Alemanno. Un buco di 127,5 milioni dell'Atac (bilancio 2006, quello finora conosciuto), l'azienda di trasporto comunale. In effetti il problema lo avevamo segnalato gia' nel 2001 (!!!)(2). Il servizio di trasporto pubblico di superficie a Roma e' affidato a Trambus, costola dell'Atac, che riceve dal comune di Roma 3,9 euro a Km/vetture, mentre una parte di tale servizio (20%) e' affidata ad un'associazione temporanea di imprese, Tevere Tpl, che riceve 2,36 euro Km/vetture. In soldoni, Trambus (pubblica) costa al contribuente il 60% in piu' di Tevere Tpl (privata). Anomalie della Capitale? Macche'! Se si esaminano i conti di Ataf, l'azienda di trasporto pubblico di Firenze, rispetto ad una analoga azienda di trasporto inglese, la First Mainline (Sheffield), si scopre che la societa' fiorentina costa il doppio della sua consorella britannica (3). L'analogia riguarda la popolazione servita, il numero degli addetti e le condizioni di traffico non, ovviamente, i bilanci. Conclusione? Occorre mettere mano alle liberalizzazioni (che non sono le privatizzazioni).
 
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