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CONFERENZA FAMIGLIA. UNA SPESA FOLLE PER NASCONDERE DIFFICOLTA' POLITICHE
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Comunicato 
25 maggio 2007 0:00
 

Firenze, 25 maggio 2007. A Firenze, una parte del Governo e del mondo associativo sta discutendo di famiglia. E' l'atmosfera delle grandi occasioni. Migliaia di fiori e piante fresche, buffet per migliaia di persone, albergo pagato a centinaia di giornalisti e partecipanti, decine e decine di hostess, borsette regalate a chiunque all'entrata, polizia e carabinieri, ambulanze, megatenda in giardino per i buffet, innumerevoli computer a disposizione dei giornalisti, scenografie, auto blu, e l'intero Palazzo dei Congressi occupato per tre giorni. Ed in piu', moltissimi (sicuramente i piu' numerosi) sono i giornalisti della Rai, il servizio pagato dai cittadini. Domanda: quanto e' costata ai contribuenti questa conferenza della famiglia? Qualche milione di euro?
Intanto, esclusi dallo spettacolo, decine di migliaia di coppie e famiglie di fatto aspettano da sempre diritti basilari come la possibilita' di adottare il figlio del compagno con cui si convive, reversibilita' della pensione, accesso alle strutture mediche dove e' ricoverato il compagno, e cosi' via. Diritti elementari che non hanno certo bisogno di rumorose conferenze di "esperti", a meno che non si abbia l'intenzione di individuare per forza nuove scuse (quelle che solitamente in politica si chiamano "priorita'") per non affrontare la questione.
Capiamo le difficolta' di questo Governo in materia di "family", ma ci auguriamo che non le si voglia mascherare con costosi "circenses", il cui unico probabile risultato sara' qualche ottimo buffet a spese dei contribuenti.
Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc
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