testata ADUC
CONTENZIOSI TELEFONIA. INDAGINE ADUC: SOLO TRE CORECOM SU 15 FISSANO L'UDIENZA NEI TEMPI A NORMA. CONFERMATA LA PERICOLOSITA' DI QUESTI ORGANISMI DI CONCILIAZIONE
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
11 aprile 2007 0:00
 

Firenze, 11 aprile 2007. Chi ha un problema con un gestore telefonico deve obbligatoriamente tentare una conciliazione davanti al Corecom (Comitato Regionale per i Servizi Radiotelevisivi). La legge 31 luglio 1997, n. 249 prevede che non si possa fare causa alla compagnia telefonica, se prima non si prova una conciliazione. Il tentativo deve aver luogo entro 30 giorni dalla richiesta. Ma non e' cosi'!
Abbiamo contattato, nei primi giorni di aprile, tutti i Corecom esistenti (1). In Umbria e Piemonte rimandano a settembre. In Veneto, Lazio, Liguria e Lombardia a stento si riesce ad ottenere una data poco prima dell'estate. In altre regioni entro 2/3 mesi (Basilicata, Calabria, Toscana, Emilia-Romagna, Marche). Solo in Abruzzo, Valle D'Aosta e Friuli Venezia Giulia si rispettano i 30 giorni. La Puglia finora e' riuscita a rispettare i 30 giorni, ma con Telecom i tempi si stanno dilatando (fino a tre mesi).
E' l'ennesima conferma che in Italia si fanno le leggi per non essere rispettate. Si impone un obbligo ma poi non si rispettano i tempi. Anche la lontananza della sede Corecom (nel capoluogo di regione) e' un ostacolo, soprattutto se la contestazione riguarda poche decine di euro. Un utente di Pitigliano (in provincia di Grosseto) per arrivare a Firenze deve percorrere 220 chilometri. Un residente di Rocca Imperiale in provincia di Cosenza, dovra' percorrerne oltre 300 per arrivare al Corecom di Reggio Calabria.
Questa indagine, infine, ci serve a confermare che l'istituzione dei Corecom, allo stato dei fatti, e' un ostacolo alla giustizia piuttosto che uno snellimento. Se, per esempio, ci si potesse rivolgere direttamente al giudice di pace, che e' ovunque, l'accesso alla giustizia sarebbe piu' semplice e realmente sarebbe favorito l'utente. I Corecom sembrano essere un orpello irraggiungibile per favorire le mini-truffe che tutti i gestori di telefonia mettono quotidianamente in atto (2).
Consiglio. Per evitare di perdere un semestre, gli utenti possono presentare l'istanza di conciliazione e, trascorsi 30 giorni, se l'udienza non si fosse ancora tenuta, rivolgersi direttamente al giudice di pace.

I tempi regione per regione
- Abruzzo
: 30 giorni.
- Basilicata: 3 mesi.
- Calabria: 30 giorni.
- Emilia Romagna: 45 giorni.
- Friuli Venezia Giulia: 30 giorni.
- Lazio: 4 mesi.
- Liguria: 3-4 mesi.
- Lombardia: 4-6 mesi.
- Piemonte: 6 mesi con Telecom.
- Toscana: 60 giorni.
- Umbria: direttamente a settembre.
- Valle d'Aosta: 30 giorni.
- Veneto: 3-4 mesi.
- Marche: con Telecom 2/3 mesi.
- Puglia: 30-90 e vanno a crescere.

Note
(1) I Corecom, per ora, non svolgono questo servizio in Campania, Molise, Sardegna, Sicilia e provincia di Bolzano; mentre alla provincia di Trento hanno siglato la convenzione ma il servizio di conciliazione non e' ancora partito.
(2) Un esempio di sudditanza al maggiore operatore, Telecom Italia, arriva dal Corecom della Toscana: a chi ha ricevuto una bolletta gonfiata dai numeri 899 e similari, viene consigliato di fare denuncia alla polizia postale "perche' cosi' preferisce Telecom Italia". In pratica e' una denuncia con cui l'utente scarica su ignoti la responsabilita' dell'aggancio pirata al 899, evitando quindi che Telecom possa essere riconosciuto responsabile.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS