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CONTINUITA' TERRITORIALE E TARIFFE AEREE
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Comunicato 
4 gennaio 2002 0:00
 


COME ALIMENTARE L'ASSISTENZIALISMO A DANNO DEL CONSUMATORE

Firenze, 4 gennaio 2002. Quello che sta succedendo intorno all'assegnazione delle rotte aeree da e per la Sardegna -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- e' quanto di piu' sintomatico potesse accadere per dimostrare la non-volonta' del Governo di liberalizzare la nostra economia e, cosi', favorire qualita' ed economicita' per i consumatori.
Dopo l'assegnazione delle rotte e' cominciata una girandola di ricorsi al Tar, Consiglio di Stato e Presidente della Repubblica, con un "leva, sposta e lascia a terra …", che chissa' qualcuno non finisca anche nel penale, perche' a "vederci male" si fa sempre in tempo, vista la fetta di torta che c'e' da guadagnarci. Uno spettacolo decisamente ingrato che ha coinvolto le compagnie Alitalia, Meridiana, AirOne e Volare Group, con tutti i crismi della tragedia all'italiana, grazie a Meridiana che ha ricordato che l'eventuale perdita del suo scalo di Olbia sarebbe un disastro per chi ha in quell'aeroporto 1000 dei suoi 1500 dipendenti. Mancano solo le manifestazioni di sostegno dei sindacati (scioperi?) per questa o quell'altra assegnazione, e il quadro del diritto italiano, nonche' dell'economia italiana di mercato, sarebbe ben definito.
Ognuna di queste compagnie ha, ovviamente, ragioni da vendere, cosi' come dipendenti (e loro famiglie) da mantenere, bilanci da far tornare, immagini da valorizzare, proposte di qualita' ed efficienza che, almeno in questa fase, sono indiscutibili. Qualcuno provi a prendere un aereo da/per la Sardegna in questi giorni: trovera' (piu' del solito ….) schiere di personale delle compagnie aeree gentili, premurosi, puntuali, pronti a qualunque sacrificio per soddisfare il viaggiatore. Converrebbe quasi che la situazione delle assegnazioni rimanga come in questi giorni, ma sappiamo, non solo che non e' possibile, ma che non sara' cosi' neanche per la qualita' che dicevamo. Dopo che l'ultima carta bollata sara' stata accettata o respinta, non potra' non rimettersi in moto la macchina del trasporto aereo italiano, penalizzato essenzialmente dalla mancanza di liberta' di rotta, e conseguente stagnazione di costi alti per il consumatore (permane la convenienza di un volo Italia/New York andata e ritorno, rispetto, per esempio, ad un Milano/Catania sempre A/R).
Eppure il metodo ci sarebbe per far guadagnare e risparmiare tutti: compagnie aeree, gestori di aeroporti, venditori di carburanti, amministratori della giustizia ai diversi livelli, e soprattutto consumatori. Ma ne verrebbe meno l'assistenzialismo e quel dato di apparente certezza economica che lo "Stato mucca" infonde quando eroga fondi a chi offre un servizio in regime di monopolio. Basterebbe che la decisione di scegliere il vettore non fosse affidata alle competenze del giudice amministrativo o (figuriamoci, con tutto il rispetto) al Presidente Carlo Azeglio Ciampi, ma a chi lo farebbe in base a qualita' e convenienza giorno per giorno, cioe' il consumatore. Dando a quest'ultimo la possibilita' di usufruire di agevolazioni per la cosiddetta continuita' territoriale della sua isola rispetto al continente. Un sistema in vigore in quella Spagna a cui i nostri governanti, un giorno si' e l'altro pure, dicono di ispirarsi.
Sia chiaro che a noi ci lascia molto perplessi il principio di continuita' territoriale (perche' non c'e', per esempio, per un pugliese che si sposta verso Torino … e ce ne sono tanti … o forse si crede che, non avendo soldi a sufficienza per prendere un aereo, sia piu' facile andare a piedi da Lecce a Torino, piuttosto che a nuoto da Olbia a Civitavecchia? O forse la navi sono di serie B e i treni di serie A?). Ma, dovendoci in un certo senso accontentare di cio' che ci offre il mercato nazionale delle liberta' economiche, cerchiamo di consigliare qualcosa che potrebbe fare meno danno ad un Paese che dice di essere in marcia verso la liberalizzazione economica, ma che, sullo specifico, sta dando solo spettacolo come dei bimbi all'assalto della torta offerta dalla maestra di scuola che sta festeggiando il suo ultimo giorno di lezione prima di andare in pensione.
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