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CROCIFISSO A SCUOLA. DOVREMO TENERCELO PERCHE' SIMBOLO DELL'ACCORDO CON IL VATICANO... POVERA ITALIA, SPERIAMO SOLO IN UN NOVELLO ALESSANDRO MANZONI
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Comunicato 
13 gennaio 2006 0:00
 

Firenze, 13 Gennaio 2005. Secondo l'Avvocatura generale dello Stato, interpellata da una madre che non voleva il crocifisso nell'aula della scuola del proprio figlio, questo simbolo religioso deve esserci proprio nel rispetto della Costituzione. Antonio Palatiello ha fatto notare che cio' e' consono all'art.7 della Costituzione, e che il crocifisso ci deve stare in quanto emblema della Chiesa cattolica legata all'Italia con un patto speciale, modificabile solo cambiando la Costituzione. Segno visibile dell'alleanza con il Vaticano, che l'avvocato dello Stato giudica come parte del nostro patrimonio storico, distintiva del nostro modo di essere laici, "nonche' sintesi visiva di valori etici esattamente coincidenti nel loro nucleo essenziale con quelli fondamentali della nostra Nazione". E, siccome nelle prese d'atto ufficiali del proprio potere ci stanno sempre bene alcuni concetti, ecco che l'avv. Palatiello conclude la sua nota con: "l'art.7 da' luogo al modo di essere della Repubblica, e per toglierlo dalle aule scolastiche bisognerebbe insieme dubitare dei valori culturali ed etici che il simbolo esprime, quali la centralita' dell'uomo, il rispetto della vita, la solidarieta' e la pace".
Una cosa e' certa. Non si finisce mai di imparare. Ora sappiamo, nonostante a scuola abbiano in qualche modo cercato di insegnarci qualcosa di piu' ampio, che il crocifisso non e' tanto simbolo della cristianita' ma del Vaticano.
Povera Italia e povera Costituzione. Nonche' povero Diritto e povera speculazione istituzionale. Il tutto viene invertito e artefatto si' da giustificare la superiorita' di proprie scelte ideologiche rispetto ad altre. L'esatto contrario di quello che dovrebbe fare uno Stato non-confessionale. Allo Stato garante della liberta' e dell'esercizio della stessa da parte di chiunque, si e' sostituito uno Stato etico che, pur di giustificare il suo essere, cambia la storia... cos'altro e' un crocifisso bandiera non solo del Vaticano, ma di uno specifico accordo con un altro Stato al proprio pari (Vaticano e Italia siedono all'Onu con pari dignita').
In questo marasma di buio della ragione, come gia' fu nel secolo 1800, non possiamo che auspicare la nascita di un novello Alessandro Manzoni che, come fu con i "Promessi Sposi", metta alla berlina con un'opera basilare della storia della letteratura consegnandola ai posteri, il ridicolo e la pochezza di un modo di vita e istituzionale.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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