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DAZI UE SU LAMPADE CINESI A BASSO CONSUMO. SPENDERE DI PIU' PER CONSUMARE MENO ENERGIA? MA DI CHI FA GLI INTERESSI L'UE?
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Comunicato 
15 ottobre 2007 0:00
 

Firenze, 15 ottobre 2007. Il consiglio dei ministri degli Esteri dell'Ue ha prorogato di un anno i dazi antidumping che, fin dal 2001, gravano sulle lampadine a basso consumo di produzione cinese. Ma per chi lavora l'Unione Europea? Per alcuni industriali, magari spalleggiati dai sindacati nella difesa corporativa dei posti di lavoro, o per tutti i cittadini? Infatti questa proroga significa che i prezzi di vendita al dettaglio di questi prodotti continueranno ad essere alti, e questo e' uno dei principali motivi che non invogliano i consumatori ad acquistare queste lampadine. Il tragico di questa decisione e che se da un lato l'Ue e non solo ci inducono al risparmio energetico, dall'altra non fanno nulla per incrementarlo che non "suggerire" ai consumatori di spendere piu' soldi per consumare meno energia. Se questa e' una politica a favore dell'ambiente, del risparmio e con l'occhio di riguardo verso i consumatori, forse dobbiamo intenderci sulle parole, perche' qualcuno ci sta prendendo in giro nel nome della difesa di interessi corporativi, spreconi e pericolosi.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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