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DENUNCE DEI REDDITI IN INTERNET. LE BUGIE DEL VICEMINISTRO VISCO E LEGGE PRIVACY INSUFFICIENTE
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Comunicato 
30 aprile 2008 0:00
 
In merito alla pubblicazione dei redditi di tutti gli italiani sul sito Internet dell'Agenzia delle Entrate, denunciamo una grave violazione dei diritti fondamentali dei cittadini. Nei prossimi giorni, insieme ad i nostri legali, valuteremo di intraprendere un'iniziativa giudiziaria che potrebbe arrivare fino alla Corte europea di Giustizia, in quanto e' chiaro che in materia di Privacy la legge italiana e' insufficiente.
 
Vincenzo Visco dice che cosi' avviene normalmente negli Usa, dove le dichiarazioni dei redditi sarebbero gia' pubbliche ('basta guardare un telefilm americano', ha detto il viceministro). Non e' vero! Abbiamo parlato con l'IRS (l'agenzia delle entrate Usa), la quale ci ha confermato che la legge federale proibisce la pubblicazione dei dati dei contribuenti (Us Federal Code, Title 26, section 6103) (1). Se quei telefilm li avesse visti con piu' attenzione, Visco avrebbe capito che solo le autorita' possono accedere ai database dell'Internal Revenue Service (Irs).
 
Non esiste alcuna ragione di pubblica necessita' e giustificazione per una intrusione cosi' sproporzionata nella riservatezza dei cittadini. Il motivo e' forse di spingere i cittadini a spiare i vicini e denunciarli alle autorita' qualora il reddito fosse piu' basso rispetto alla percezione del tenore di vita? E perche' allora non pubblicare anche l'estratto conto bancario? O i dati anagrafici? Pensiamo anche alle cartelle sanitarie, che se pubblicate, ci permetteranno di denunciare il trapiantato di fegato che beve alcool. Ma dall'altra parte, il trapiantato di fegato potrebbe anche non trovare un datore di lavoro disponibile ad assumerlo per la sua condizione. Cosi' come per i piu' poveri potrebbe diventare piu' difficile trovare un proprietario disponibile ad affittare un appartamento per il basso reddito.
 
 
(1) Il numero da chiamare e' il primo dell'elenco, "National Media":
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