Eppure lo aveva detto l'allora presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, un anno fa, quando si parlava di disoccupazione giovanile al 35%. I dati non erano corretti. Oggi si parla in tutte le trasmissioni televisive e si scrive sui giornali che la disoccupazione giovanile e' al 40%. Una bufala. Ieri, il Corsera ha tentato di spiegare che i dati andavano valutati secondo metodologie europee e la disoccupazione giovanile risulta essere dell'11,1%. Peccato che, mentre nella meta' inferiore della pagina si dava questa percentuale (non nel titolo), nella meta' superiore campeggiava il titolo "Giovani, disoccupazione al 40%". Mancanza di coordinamento e disinformazione. Sempre ieri, il giornale della Confindustria, Il Sole 24Ore, riportava in prima pagina la percentuale al 40%. Eppure la Confindustria ha un centro studi in grado di leggere le statistiche. Sembra che informare o, perlomeno, dare una notizia corretta non interessi. L'importante e' spararla piu' grossa possibile.