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DIVORZI E SEPARAZIONI IN AUMENTO DI NUMERO E DI COSTI. COME NON SPENDERE INUTILI SOLDI E COME FARSI RIMBORSARE SE SI E' GIA' PAGATO
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Comunicato 
2 luglio 2004 0:00
 

Firenze, 2 Luglio 2004. L'indagine annuale dell'istat sulle separazioni e sui divorzi, fa sapere che continua il trend di crescita nel nostro Paese. Nel 1995 ogni 1000 matrimoni si verificavano circa 158 separazioni e 80 divorzi, nel 2002 le separazioni sono arrivate a 257 e i divorzi a 131; in termini percentuali, l'aumento rispetto al 1995 e' del 52,2% per le separazioni e del 54,7% per i divorzi. Nei confronti dell'Europa, con lo 0,7 ogni mille abitanti, siamo molto al di sotto della media dell'1,9 (dati 2001). Ma c'e' da considerare che se da noi ci sono i borbonici e assurdi tre anni da attendere fra separazione e divorzio, non e' cosi' altrove, dove lo scioglimento del matrimonio avviene pressocche' contestualmente con la separazione dei coniugi: quindi la percentuale delle separazioni ci fa diventare un po' piu' europei, con l'1,3 per mille.
In tutto questo c'e' da considerare l'aspetto economico che, quando ci sono di mezzo avvocati (visti anche gli ultimi aumenti stratosferici dei loro compensi), e' tutt'altro che secondario. Per cui, se i coniugi separati non hanno intenzione di risposarsi, e' frequente che, per non dover spendere altri soldi, preferiscano mantenere lo status di separati piuttosto che divorziati (solo il 51% dei separati arriva al divorzio, e non crediamo proprio che si tratti del successo totale dei tre anni di attesa per l'eventuale ripensamento).
Ma a questi costi c'e' un rimedio, poco conosciuto perche' non favorisce i guadagni degli avvocati. Quando ovviamente la separazione e' consensuale, e cosi' anche per il divorzio, si puo' procedere senza avvocato. Non esiste una norma che dica che sia vietato, ma e' a discrezione degli specifici tribunali, e non sono pochi quelli in cui e' possibile. Per sapere se sia possibile anche presso il proprio tribunale, e' sufficiente informarsi presso la cancelleria civile dello stesso, ufficio volontaria giurisdizione, anche con una telefonata.
Non solo. Per chi ha gia' fatto la separazione in data successiva al 10/05/1996, e' possibile avere il rimborso dei bolli e delle tasse pagate. La sentenza della Corte Costituzionale n.154/1999 ne ha dichiarato l'illegittimita' del pagamento; e la successiva Circolare Finanze n.49/E del 16/3/2000, ne ha dato comunicazione e disposizioni agli uffici competenti. Quindi se si rientra in questa casistica si puo' chiedere il rimborso con due raccomandate A/R, la prima al ministero di Grazia e Giustizia, la seconda all'Ufficio del Registro.
A questo link ci sono i moduli che abbiamo predisposto, da compilarsi da parte di uno dei due coniugi:
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