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DROGA/COCAINA A BERGAMO. RICOVERATI VITTIME DEL MERCATO NERO
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Comunicato 
27 luglio 2007 0:00
 

Firenze, 27 Luglio 2007. Nelle ultime ventiquattro ore 15 persone sono state ricoverate in un ospedale di Bergamo per intossicazione da cocaina tagliata male. Secondo i medici, la cocaina sarebbe stata tagliata con l'atropina, una sostanza che amplifica gli effetti della cocaina e provoca allucinazioni. Questo e' solo un piccolo, e ci auguriamo riparabile, esempio degli effetti devastanti dell'attuale legislazione sulle droghe. Come negli Stati Uniti durante il proibizionismo sull'alcol, il mercato nero offre sostanze non controllate, sconosciute, prodotte da mercanti di droga il cui unico obiettivo e' il profitto. All'epoca si poteva morire per un bicchierino di wisky da una partita mal tagliata, oggi si muore per quelle droghe illegali che circolano liberamente in clandestinita'. Dall'hashish all'eroina, milioni di italiani acquistano e consumano sostanze senza conoscerne i contenuti e la potenza, esponendosi a gravi rischi per la salute.
La legalizzazione ed il severo controllo del mercato delle droghe oggi illegali potrebbe ridurre enormemente il danno, ed episodi come quello verificatosi a Bergamo (e chissa' quanti altri casi simili che risultano i morti da overdose) non accadrebbero. Il cittadino che scegliesse di assumere sostanze come la cocaina o la cannabis avrebbe la possibilita' di essere seguito da medici -e quindi informato sulla loro reale pericolosita'- e ottenere dosi e sostanze controllate, e quindi meno rischiose per la sua salute. Oltremodo, potrebbe acquistare le sostanze in luoghi controllati piuttosto che dover entrare in contatto con la malavita.
Continuare sulla strada della repressione "senza se e senza ma" condanna alla roulette russa milioni di italiani.
Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc
Notiziario Quotidiano Droghe
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