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ETICHETTE ALIMENTARI: MA FEDERALIMENTARE E' CONTRO I CONSUMATORI E LA QUALITA' E LA TRASPARENZA? ANDIAMO A FIRMARE IL PROGETTO DI LEGGE DELLA COLDIRETTI!
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Comunicato 
7 marzo 2003 0:00
 

Firenze, 7 Marzo 2003. La Federalimentare, per voce del suo presidente Luigi Rossi di Montelera, ha attaccato la proposta della Coldiretti per un progetto di legge d'iniziativa popolare per rendere obbligatoria sulle etichette alimentari l'indicazione dell'origine dei prodotti agricoli utilizzati. A detta della Federalimentare un simile obbligo stravolgerebbe il concetto di italianita' delle produzioni, che, quando non ci sono materie prime a sufficienza, le aziende si rivolgono ad altri mercati e, siccome gli italiani sono bravi e affidabili, non ci dovrebbe essere alcun dubbio che siano in grado di scegliere il meglio che il mercato mondiale offre in modo da armonizzarlo con i prodotti generati direttamente sul suolo italico.
Cioe' Luigi Rossi di Montelera ci sta dicendo che le etichette alimentari sono inutili e dannose, perche' sarebbe sufficiente scrivere "made in Italiay" che, di per se', il prodotto sarebbe garantito . magari con la sua firma autografa. "Fidati di me", dice il Montelera., "il resto non conta".
Arrogante? Sicuramente. Ma anche maleducato, perche' il nostro non fa che insultare l'intelligenza, la maturita', la liberta' e capacita' di scelta dei consumatori. Per lui, probabilmente, questi ultimi sono una sorta di "parco buoi" da mungere che, siccome c'e' la sua firma e il suo marchio, si devono mettere proni di fronte a cotanta autorita'. E ovviamente, nella piu' tradizionale tradizione dello stravolgimento del vocabolario e della logica della lingua italiana, chi non e' d'accordo con lui , e' contro i consumatori.
Per quanto ci riguarda, senza mezzi termini, difendiamo e affermiamo la proposta di legge d'iniziativa popolare della Coldiretti come un atto di civilta' giuridica ed economica, che se andra' in porto, non potra' che portare giovamento ai consumatori, ai coltivatori diretti e all'industria alimentare, ovviamene tranne quelle industrie, come quelle di Rossi di Montelera, che vogliono continuare a fare gli arroganti padroni del mercato e delle sue informazioni.
Perche' il problema e' proprio qui, come lo e' stato nei secoli passati. I nemici, gli affamatori e gli sfruttatori degli esseri umani, per esercitare il loro potere hanno sempre mantenuto un ferreo controllo delle informazioni, favorendo la circolazione solo di quelle notizie che potevano fargli tornare un utile (anche a danno degli amministrati). La situazione ha cominciato a cambiare quando l'informazione da concessione e' diventata un diritto, e sono nate associazioni come la nostra che lo hanno rivendicato anche per i principali soggetti di un libero mercato, i consumatori. Il "padrone delle ferriere" che oggi si oppone a questa informazione e' un retaggio del passato che deve essere emarginato e sconfitto, anche se fara' di tutto, con la sua falsa informazione e con il denaro guadagnato sulla pelle dei consumatori (anche perche' abituati a credergli) per scombussolare la chiarezza della posta in gioco e l'uso logico della lingua italiana.
E' questa una ragione sufficiente per invitare tutti i consumatori a sottoscrivere il progetto di legge d'iniziativa popolare della Coldiretti e sconfiggere la Federalimentari dei Montelera. Perche', come oggi possiamo essere informati sull'origine della carne (c'e' voluta lo scandalo Bse per avere questo diritto), o della frutta e verdura sui banchi alimentari, domani dovremmo essere informati sull'origine del latte (diverso viene dall'estero e miscelato con quello italiano e non c'e' traccia sulle etichette), della farina di grano duro (che talvolta viene dal Canada), delle conserve di pomodoro (lo scandalo di quelle cinesi e' ancora nelle recenti cronache), fino alla composizione dell'olio d'oliva che, per legge comunitaria che entrera' in vigore definitivamente il prossimo 1 novembre, potra' essere etichettato "made in Italy" anche se le olive coltivate in Italia ivi contenute rappresenteranno solo il 75% del totale.
Rigurgito di italianita' e presunta affermazione della superiorita' dei nostri prodotti rispetto agli altri? No! Vogliamo solo sapere cosa mangiamo e, soprattutto, sceglierlo con cognizione di causa. Nel passato siamo stati costretti a fidarsi del vari Montelera di turno, e ci abbiamo sempre rimesso in soldi e salute. Dobbiamo continuare? No! Per ora andiamo a firmare il progetto di legge d'iniziativa popolare della Coldiretti.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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