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EURO E SCIOPERO BANCARI: MORS TUA VITA MEA?
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Comunicato 
6 gennaio 2002 0:00
 


L'ITALIA, I CONSUMATORI, L'EUROPA RINGRAZIANO I BANCARI E I LORO SINDACATI PER L'ALTO GRADO DI IRRESPONSABILITA' DIMOSTRATO NEL CONFERMARE LO SCIOPERO DI LUNEDI' 7 GENNAIO

Firenze, 6 gennaio 2002. I sindacati di categoria dei bancari hanno confermato, con dichiarazioni di fuoco, lo sciopero di domani lunedi' 7 gennaio.
Gli sportelli bancari, quindi, non saranno disponibili per le abituali operazioni (che il lunedi' in genere, e dopo le feste, a maggior ragione, sono molto piu' numerose), e soprattutto per le operazioni di cambio dalla lira in euro. Alla incapacita' dimostrata dai loro datori di lavoro -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- che non hanno saputo organizzare un change-over ai livelli minimi di civilta' economica e umana, si aggiunge anche quella dei sindacati. Che avranno ragioni da vendere, rispetto alle motivazioni addotte per il superlavoro e per lo stress, ma perche' devono essere i consumatori a stressarsi in vece loro, e perche' ne deve risentire tutta la logistica del nostro fragile e incerto sistema di transazione economica? "Mors tua vita mea"? Sembra questa la filosofia incivile di chi ha voluto confermare questo assurdo sciopero, con l'aggiunta della beffa che il giorno dopo dello sciopero, i bancari, non solo avranno i loro datori di lavoro alterati (!), ma milioni di italiani che, nelle file davanti ai loro sportelli -grazie anche al rientro quasi definitivo dalle vacanze- saranno a dir poco imbestialiti nei loro confronti.
Se c'era un metodo per cercare di affrontare la difficile situazione (specifica dei bancari e generale per tutti i consumatori) e complicare la situazione, i bancari e i loro sindacati hanno colto nel segno. Quale migliore alleato ci sarebbe per le ragioni anti-stress e anti-superlavoro che non il consumatore? Ma se si vuole un alleato, non lo si puo' trattare a calci in faccia, abusando del quasi-obbligo che lo stesso ha di utilizzare i servizi bancari per la sua quotidianita' economica.
Forme di rivalsa alternative allo sciopero sono ben conosciute, ma sono disdegnate perche' presuppongono il coinvolgimento individuale di ogni specifico lavoratore, che non subirebbe quella sorta di "effetto pecora" che porta anche i piu' titubanti ad aderire allo sciopero di fronte agli uffici chiusi; un coinvolgimento che sembra non piacere ai sindacati che, invece, giocano sull'effetto massa, come di un fiume che scorre in piena e tutto travolge. Qual'e' lo scopo dello sciopero? Far conoscere a piu' persone le motivazioni delle proprie rivendicazioni, creando anche un danno alla propria controparte. Cercare di ottenere risultati in questo senso, creando difficolta' a consumatori e a tutto il sistema economico, con l'astensione dal lavoro e', nel 2002, un metodo non solo incivile, ma inutile. Poteva andar bene quando si viveva in un mondo in cui le comunicazioni arrivavano per via orale o al massimo con la posta scritta, ma nel mondo della comunicazione e informazione globale si ritorce contro chi lo ha utilizzato. Per accedere ai sistemi di informazione bisogna fare qualcosa di insolito, di eclatante, che faccia notizia. Lo sciopero, invece, fa solo notizia -negativa per chi la percepisce- per i disagi per crea, emarginando le motivazioni solo agli addetti ai lavori. Ve l'immaginate, per esempio, se la notizia per la denuncia dei disagi dei bancari fosse stata, invece, che lunedi' 7 gennaio erano tutti in sciopero della fame contro la mancanza di attenzione e disponibilita' da parte dei loro datori di lavoro? I media ne avrebbero parlato, creando danni all'immagine dei loro datori di lavoro che li costringevano a non mangiare per farsi ascoltare; e ne avrebbero parlato sullo specifico delle motivazioni e non sui disagi che avrebbero creato come nel caso dello sciopero. I consumatori in coda agli sportelli -piu' informati- avrebbero compreso le motivazioni, e avrebbero anche potuto essere sollecitati a firmare petizioni di sostegno da rivolgere alla controparte dei bancari. Invece, il giorno dopo lo sciopero, i bancari e i loro sindacati si troveranno di fronte milioni di italiani disponibili solo "a farne polpette" pur di avere cio' che chiedono dopo ore stressanti di file, perche' il loro stress di consumatori e' solo strumentalizzato dai bancari.
L'Italia, i consumatori e l'Europa ringraziano i bancari e i loro sindacati per l'alto gradi di irresponsabilita' dimostrato.
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