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EVASIONE FISCALE: UNA PROBABILE SOLUZIONE ARRIVA DALL'INDIA....
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Comunicato 
12 marzo 2005 0:00
 

Firenze, 12 Marzo 2005. I contribuenti di Rajahmundry (una citta' nel sud dell'India, nello Stato dell'Andra Pradesh) che non sono in regola col pagamento delle imposte, sono condannati a sopportare dei suonatori di tamburo che, ingaggiati dalle autorita' locali, suonano davanti alle loro case finche' gli evasori non pagano. Nelle ultime settimane i responsabili locali del Fisco hanno ingaggiato alla bisogna, una ventina di gruppi di musicisti. "Gli artisti suonano davanti alla casa di chi non si mette in regola spiegando loro che devono pagare e velocemente. E non si fermeranno finche' gli evasori non avranno pagato", ha spiegato un consigliere comunale di Rajahmundry, una citta' che ha un credito fiscale di 50 milioni di rupie (855 mila euro). Dopo aver utilizzato altri metodi tradizionali per convincere i riottosi a pagare, come la minacce di sanzioni pecuniarie, il ricorso ai tamburi sembra che sia stato efficace: in una settimana il 18% delle pendenze sono state saldate.
Visto che il problema dell'evasione fiscale nel nostro Paese e' atavico, e nessun Governo di qualunque colore politico esso sia e' mai riuscito a far diminuire il fenomeno, non possiamo che consigliare al nostro Governo, e in particolare al ministro dell'Economia, di inviare degli osservatori nella cittadina indiana, si' da studiare il fenomeno e verificarne l'applicazione sul nostro territorio. Magari anche adeguando gli strumenti musicali alle nostre abitudini: per esempio, in Campania potrebbero essere utilizzati dei mandolini che, dopo il gradevole effetto iniziale, forse dopo qualche ora creerebbero un po' di problemi agli evasori restii.
Facciamo presente che la proposta e' seria, e l'abbiamo inoltrata al nostro ministero.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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