Si' all'abolizione dell'obbligo del farmacista per la vendita dei farmaci da banco (OTC). Se il ministro del Lavoro, salute e politiche sociali, Maurizio Sacconi, intendera' percorrere questa strada, come ha recentemente suggerito durante un'audizione alla commissione Sanita' del Senato, noi saremo al suo fianco (1).
L'obbligo della presenza di un farmacista per la vendita dell'aspirina e' una misura
ad cooperativam. Impedisce ai soggetti piu' piccoli di entrare nel mercato degli Otc, lasciando il monopolio alle farmacie e a qualche grande catena di supermercati. Un tale obbligo ha come risultato quello di imporre ai consumatori costi inutilmente piu' alti.
Siamo certi che il ministro incontrera' la resistenza della grande vendita al dettaglio e delle associazioni di categoria, legittimamente interessate a creare occupazione per i propri iscritti. Ipotizzeranno scenari apocalittici, con milioni di pazienti che abusano di farmaci potenzialmente dannosi. Ci auguriamo che il ministro abbia la forza, anche guardando all'esperienza di altri Paesi, di rappresentare l'interesse delle decine di milioni di consumatori italiani piuttosto che l'interesse di poche categorie.
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