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FERROVIE E MORETTI. INIZIA MALE
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Comunicato 
23 novembre 2006 0:00
 

Roma, 23 Novembre 2006. L'ing. Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, batte cassa. Il gruppo FS chiudera' il 2006 con un buco di due miliardi e all'azienda ne servono 6 per andare avanti. Che fare? Semplice: aumentare le tariffe. Per tappare un buco ci vuole un po' di terra e una pala, cosi' il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, per coprire il buco dei conti pubblici fa una cosa semplice, aumenta le tasse e cosi' l'ing Moretti per chiudere il buco chiede una cosa altrettanto semplice, un aumento delle tariffe. Non ci vuole una grande fantasia ne' una grande abilita' e neanche una laurea. L'altro giorno nel corso della trasmissione televisiva "Ballaro" (ci e' parsa una sviolinata filogovernativa, tanto per far capire come funziona "l'informazione" pubblica) l'ing. Moretti, a sostegno della sua richiesta, ha mostrato le tabelle comparative del costo del trasporto pubblico in alcune capitali europee. Roma ha tariffe basse, e' vero. Ma l'ing. Moretti non ha confrontato l'efficienza e l'efficacia del trasporto pubblico in questione. Per esempio, l'ing. Moretti non ha detto che Roma ha 40 km di metropolitana mentre Parigi e Londra ne hanno ciascuna piu' di 400. Il costo del servizio deve essere connesso alla quantita' e qualita' del servizio stesso, se non si fa il rapporto costo-benefici, la richiesta di aumento tariffario appare priva di senso. Altri esempi: i costi per le pulizie dei treni sono aumentati ma i treni sono sporchi, la pubblicita' milionaria non ha senso per una societa' monopolista e pubblica quale e' FS.
Insomma l'ing Moretti non parte proprio con il piede giusto. Occasione persa per il governo? Vedremo. Pero', se il buon giorno si vede dal mattino...
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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