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FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI. DOPO IL VOTO L'ABBUFFATA
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Comunicato 
14 aprile 2006 0:00
 

Firenze, 14 aprile 2006. Passato il voto per le politiche, con gli strascichi ancora in corso, stabiliti i buoni e i cattivi a seconda dei punti di vista e i vincitori e i vinti cosi' come stabiliranno le nostre autorita', resta un dato incontrovertibile in cui tutti, votanti o non votanti, di una parte o dell'altra, siamo coinvolti in quanto contribuenti: il finanziamento pubblico ai partiti. Si' proprio quello che gli italiani sono stati chiamati piu' volte ad abrogare coi referendum e che puntualmente hanno chiesto fosse cancellato, e che altrettanto puntualmente e' tornato in ballo con nomi diversi, con il voto unanime di tutte i parlamentari (con piccolissime eccezioni) e con una ritrovata unita' nazionale che fanno apparire schermaglie di bottega i tentativi che vengono fatti oggi per un governo che veda insieme i due poli. Ora si chiama "rimborso elettorale" e si tratta di 425.726.588 euro che vengono erogati alle liste che hanno partecipato con successo (eletti) alla tornata elettorale. Si va dagli oltre 115 milioni erogati a Forza Italia (Camera e Senato), agli oltre 77 per l'Ulivo (Camera), fino a poco piu' di 5 milioni per i Verdi (Camera).
E' bene ricordarlo e tenerlo ben presente. Non si tratta del pagamento per il funzionamento della Camera, del Senato e del Governo (che e' giusto sia accollato a tutti i contribuenti), ma della campagna elettorale che le singole liste/partiti hanno fatto per cercare di farsi eleggere: i contribuenti sono obbligati a pagare anche per la formazione del consenso, cioe' pagano non per quello che hanno deciso ci sia per il funzionamento dello Stato, ma quanto gli specifici apparati hanno speso per cercare di accreditarsi verso gli elettori.
Si puo' essere d'accordo o meno con questo metodo di erogazione di denaro pubblico, ma siamo portati ad evidenziare che si tratta invece di abbuffata perche' viene fatto in perfetto contrasto con quanto gli italiani avevano chiesto con i referendum.
E' bene che ognuno ne tenga conto, si' da ricordarlo ogni volta che alle richieste di abbassare il gettito fiscale in questo o in quell'altro ambito verra' risposto che non ci sono soldi.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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