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FIRENZE. L'ATAF COSTA 2 VOLTE DI PIU' DI UNA ANALOGA INGLESE
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Comunicato 
23 agosto 2006 0:00
 

Firenze, 23 Agosto 2006. Un buco nero. Cosi' potrebbero essere definiti i costi del servizio pubblico locale di trasporto. Per averne un'idea basterebbe mettere a confronto situazioni analoghe in Italia e in Gran Bretagna. Prendiamo ad esempio l'Ataf (Firenze) e la First Mainline (Sheffield). L'analogia si ferma alla popolazione servita, al numero degli addetti e alle condizioni di traffico perche' "il costo totale di produzione dei servizi dell'Ataf e' pari a circa due volte quello di First Mainline mentre i ricavi commerciali dell'azienda di Sheffield sono superiori a quelli dell'azienda fiorentina in misura pari al 40%. La differenza dei costi e' da ricondursi sia ad una maggiore efficienza tecnica dell'azienda britannica -70mila km percorsi in media da ogni veicolo contro 40mila- che ad una piu' elevata efficienza del lavoro: a fronte degli oltre 31.000 km per addetto al movimento di First Mainline si ha un valore nell'intorno di 20.000 per ATAF. Analoghi divari di produttivita' si riscontrano nell'ambito dell'amministrazione e della manutenzione dei mezzi."(1). Il motivo? Sempre lo stesso: la mancata liberalizzazione. In Italia i servizi municipali (trasporti, elettricita', acque, rifiuti, ecc.) continuano ad essere in mano ai comuni che preferiscono fare appalti in-house, cioe' affidare la gestione della cosa pubblica ad aziende partecipate in maggioranza dai comuni stessi, di qui l'inefficienza del sistema. Ovviamente pagato dai cittadini.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.

(1) www.lavoce.info
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