Firenze, 4 gennaio 2007. In tema di liberalizzazioni il detto "colpirne uno per educarne cento" non funziona. Vale esattamente il contrario. Perche' abbiano un reale impatto e non siano ostacolate dalle mille corporazioni italiane, occorrerebbe colpirle tutte e tutte insieme.
In questo modo si ridurrebbero le resistenze delle varie corporazioni che non potranno piu' dire: "perche' colpisci il mio settore? Colpisci prima i privilegi degli altri, che' generano inefficienze e lassismo. Perche', al contrario, la mia attivita' tutela interessi generali".
Fa bene il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, a proporre un pacchetto complessivo, che auspichiamo sia il piu' possibile onnicomprensivo. Non facciamo neppure la lista della spesa, nella situazione di economia ingessata come quella italiana c'e' solo l'imbarazzo della scelta.
Ci permettiamo solo di dare un consiglio al nostro ministro: eviti di concertare, ascolti tutti gli interessati, ma tenga conto che i suoi interlocutori sono i singoli cittadini e questi (nello loro mille sfaccettature) non sono rappresentabili da nessuna organizzazione, tanto meno da un'associazione di consumatori.
Si affidi al suo intuito politico e proponga un pacchetto chiavi in mano. E' l'unica possibilita' che questo passi ed abbia un forte impatto sull'Italia. Eviti che le speranze che suscitera' il pacchetto -in chi non fa parte o non ama le corporazioni- vadano deluse da successive "limature" al testo originario. Insomma, signor ministro, non faccia come per la maggior parte del suo precedente pacchetto di fine giugno 2006.

Domenico Murrone, consigliere Aduc