Altra condanna per condotta commerciale scorretta ad un gestore energetico da parte dell'Antitrust. È la volta di Italcogim, società appartenente al gruppo francese Gdf Suez (fatturato 2009 di 1,4 miliardi).
Scrive tra l'altro l'Antitrust:
“Le condotte con cui gli agenti e/o promotori hanno falsificato le firme dei titolari dell’utenza o indotto parenti, talora anziani - peraltro, non intestatari delle utenze - ad apporre firme false devono ritenersi, poi, contrarie agli artt. 24 e 25 del Codice del Consumo in quanto aggressive e idonee a condizionare indebitamente il comportamento di soggetti che, per definizione, hanno una minore conoscenza del settore e delle sue caratteristiche e, comunque, laddove non fossero titolari del contratto non avrebbero potuto procedere alla sottoscrizione in nome altrui”.
Purtroppo è l'ennesima conferma di come si stia evolvendo il pseudo mercato energetico: una giungla, dove la concorrenza tra i due soggetti 'dominanti' Enel ed Eni e i 'nuovi entranti' si fa a colpi di slogan lanciati in televisione, da spot accattivanti, balle telefoniche e a domicilio.
È urgente porre rimedio a queste pratiche, con l'aumento dei poteri sanzionatori, a partire d sanzioni che non siano meramente simboliche ma percentuali a due cifre rispetto al fatturato lordo di chi e' considerato reo di illecito, sia dell'Antitrust, sia dell'Autorità per l'Energia e il gas.