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GIUDICE DI PACE. CAUSE FINO A 16.000 EURO E SENZA AVVOCATO. DISEGNO DI LEGGE
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Comunicato 
8 maggio 2008 0:00
 
Intervento della senatrice Donatella Poretti, parlamentare radicale, eletta per il Partito Democratico
 
Per facilitare l'accesso dei cittadini al giudice di pace ho presentato un disegno di legge, redatto in collaborazione con l'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori). 
Il giudice di pace e' strumento fondamentale per la difesa dei diritti del cittadino-consumatore. Dalla sua creazione nel 1991 (legge del 21 novembre n. 374), centinaia di migliaia di cittadini che non avrebbero mai fatto ricorso al giudice ordinario, sono riusciti ad ottenere giustizia rapidamente e con costi limitati proprio grazie all'istituto del giudice di pace. 
A distanza di 17 anni dalla sua istituzione, il limite di 5 milioni di vecchie lire (oggi 2582,28 euro) per poter ricorrere al giudice di pace e' rimasto invariato, a fronte del costante aumento del costo della vita. Di fatto, anno dopo anno si e' ridotta la possibilita' per i cittadini di farvi ricorso. Lo stesso vale per il limite di 1 milione di vecchie lire (pari a 516,46 euro) per poter ricorrere senza l'obbligo dell'avvocato.
Se da una parte questo ha portato ad un maggiore ricorso alla gia' lenta e spesso inefficiente giustizia ordinaria, dall'altra ha scoraggiato migliaia di cittadini-consumatori nel difendere e affermare i propri diritti. Nei tribunali ordinari le udienze fissate e rimandate per anni e l'obbligo di ingaggiare un avvocato, ne scoraggiano l'uso; ma altrettanto accade con il giudice di pace, grazie agli attuali tetti economici e il quasi obbligo di avere il conforto di un legale.
Con l'approvazione di questo disegno di legge i cittadini potranno ricorrere al giudice di pace per tutte le controversie fino ad un valore massimo di 16.000,00 euro (gia' possibile oggi ma solo per le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e natanti). Inoltre, per tutti i ricorsi in sede civile al giudice di pace, i cittadini potranno difendere se stessi, senza l'obbligo di rivolgersi ad un legale. Si tratta anche di rendere attuale quello spirito che ispiro' il legislatore nel 1991: diciassette anni fa il livello di conoscenza giuridica del cittadino era considerato di buon livello per certi tetti economici di contenzioso; in tutti questi anni credo che la scolarita', l'informazione individuale e collettiva e soprattutto l'avvento di uno strumento come Internet, abbiano fatto fare notevoli passi avanti al cittadino/consumatore, contribuendo ad una sua maggiore capacita' civile e giuridica.
E' utile approvare leggi a favore dei consumatori conferendo loro maggiori diritti, ma si fa solo demagogia se, al contempo, non vengono offerti strumenti adeguati e piu' efficaci per difendere ed affermare questi diritti.
 
Qui il testo completo della relazione e del disegno di legge:
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