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GOVERNO E SFASCIO DELLA GIUSTIZIA
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Comunicato 
29 giugno 2001 0:00
 


LA GRANDE ASSENTE NEI PROVVEDIMENTI D'URGENZA E' INVECE LA GRANDE PRESENTE NELLA QUOTIDIANITA'. L'ADUC CHIEDE UN SEGNALE AL MINISTRO CASTELLI.

Firenze, 29 Giugno 2001. Il programma urgente di Governo, purtroppo, non ha considerato i problemi della giustizia, quella disperazione con cui gli italiani devono avere a che fare ogni giorno. E non stiamo parlando di quegli italiani che per un piccolo reato edilizio si possono permettere il lusso di arrivare fino in Cassazione assistiti da due super-avvocati (come ha fatto l'ex-ministro Vincenzo Visco per la sua casa di vacanze a Pantelleria), ma di quelli che prima di digerire il solito rospo dell'ingiustizia quotidiana, vengono in associazioni come la nostra, prima si informano su tutte le scappatoie senza dover scucire un soldo di tasca, e poi, bene che vada finiscono al giudice di pace, magari in conciliazione piuttosto che in contenzioso, a spese quasi zero, e, in caso contrario, pagano, perche' la giustizia costerebbe piu' del pagamento dell'ingiustizia.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
La giustizia italiana, nonostante l'introduzione del giudice di pace e l'ampliamento dei suoi poteri anche nel penale, nonostante il giudice unico, e' quella di questa notizia battuta oggi dall'agenzia Ansa:
"Otto processi sono stati rinviati, questa mattina in tribunale a Sanremo, in quanto il giudice monocratico era in ferie; nessuno degli imputati era stato precedentemente avvertito. Tra gli altri, anche un nordafricano, che doveva essere processato per direttissima, numerosi testimoni -alcuni dei quali provenienti da fuori citta'- e naturalmente i pubblici ministeri delle rispettive cause. L'attesa e' cominciata alle 8.30 e si e' protratta fino alla tarda mattinata, quando al presidente del tribunale non e' rimasta altra soluzione che rinviare le udienze."
Vogliamo ricordarlo al ministro Roberto Castelli e al Governo di cui e' parte, perche' anche da queste cose parte e si alimenta la disperazione e la sfiducia degli italiani verso le istituzioni. Noi, come associazione di consumatori ne siamo molto coinvolti, perche' consigliare sui problemi di cosiddetta piccola giustizia e' la nostra quotidianita', e non ci siamo molto sentiti partecipi nel verificare l'assenza della questione dalle priorita': siamo con e come quei signori e quegli avvocati che stamani hanno bivaccato nei corridoi del tribunale di Sanremo.
Un segnale oltre i bei discorsi?
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