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IMMIGRAZIONE. RINNOVO DEL VISTO PER MOGLIE DI CITTADINO ITALIANO? VENGA A FEBBRAIO 2007... NIENTE PERMESSO... E NIENTE VACANZE!
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Comunicato 
2 agosto 2006 0:00
 

Firenze, 2 Agosto 2006. Ancora non si placa l'illegalita' delle questure che, anziche' accettare le istanze di rinnovo nei termini di legge, rinviano gli aspiranti al rinnovo alle calende greche. L'immigrato si ritrova con un permesso scaduto, senza cedola che attesti la sua tempestiva richiesta (con la quale almeno qualche diritto ce l'ha, ad esempio andare in vacanza), senza possibilita' di lavorare e sequestrato in Italia. Questa volta e' capitato nella Questura di Vicenza, dove una cittadina colombiana, lo scorso luglio, si e' vista rinviare, con appuntamento al 2 febbraio 2007, per il -solo- deposito dell'istanza di rinnovo. Peccato pero', per la questura, che la malcapitata sia moglie di cittadino italiano, e in quanto tale inespellibile con diritto all'immediato titolo di soggiorno!
La signora, moglie del signor A.M., si trova quindi impossibilitata a lasciare il territorio italiano, come e' suo pieno e inalienabile diritto, perche' non ha nemmeno una cedola per rientrare a fine settembre, come concesso agli immigrati in attesa del rinnovo. Insomma, un diniego e omissione d'atti d'ufficio bello e buono.
Ci ha contattati il marito della signora O.A, il quale lamenta che, non solo la questura non risponde alla sua intimazione di accettazione dell'istanza depositata con raccomandata a mano in data 13 luglio scorso, ma il personale rifiuta l'accettazione della pratica e il rilascio della cedola, se non perverra' documentazione atta a dimostrare l'urgenza e la necessita' di uscire dal territorio italiano. Propongono, tutt'alpiu' una "proroga di tre mesi" del permesso precedente!! Una proposta che non ha alcuna base giuridica.
La vicenda, come al solito, e ahime' non l'unica, ha dell'assurdo e del beffardo. Non solo, infatti la signora O.A. avrebbe avuto diritto fin da subito alla carta di soggiorno in quanto moglie convivente di cittadino italiano (vedi: clicca qui), cosa che la questura, anche in questo caso, si e' ben guardata dal rilasciare, ma oggi le vengono negati i diritti basilari e fondamentali quale viaggiare con il proprio marito, oi accettare un lavoro! Insomma, viene trattata come una irregolare che ad oggi, e fino al 2 febbraio 2007 non avra' un permesso di soggiorno.
I coniugi pero' non si rassegnano e sono decisi a far valere i propri diritti, sia pubblicizzando la vicenda, sia attraverso la magistratura competente: si rivolgeranno nei prossimi giorni in via cautelare d'urgenza al giudice civile competente in materia di diritto all'unita' familiare e non solo, sperando cosi' di poter liberamente andarsene in vacanza. Quantificheranno i danni che stanno subendo e procederanno alla richieste risarcitorie del caso.

Claudia Moretti, legale Aduc
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