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Internet e censura. Antitrust sanziona per pubblicita' ingannevole azienda che aveva chiesto oscuramento di un forum Aduc. Il nostro rifiuto e la liberta' di espressione e informazione
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Comunicato di Emmanuela Bertucci
29 gennaio 2010 14:04
 
Una societa' di incontri online, OneMeet, e' stata sanzionata con 40.000,00 euro per pubblicita' ingannevole. L'Autorita' Garante della concorrenza e del mercato le ha contestato l'equivocita' dei messaggi pubblicitari contenuti nel loro sito, che inducono l'utente che si abbona al servizio a credere che si tratti di un abbonamento mensile di 27 euro, mentre in realta' la sottoscrizione e' annuale, con 27 euro da pagare per dodici mesi.
Sulla vicenda, ben prima dell'intervento Antitrust, alcuni utenti avevano aperto un forum di discussione nell'apposito spazio del nostro sito Internet “Di' la tua”. Con il titolo “ATTENZIONE Sottoscrizioni OneMEET” si segnalava l'equivocita' di questo messaggio pubblicitario poi sanzionato dall'Antitrust.
OneMeet, letto il forum, ci aveva inviato una serie di diffide con cui chiedeva non solo l'oscuramento del forum, ma anche la cancellazione di alcune lettere in cui i consumatori ci chiedevano consigli su come difendersi dalle pretese di questa azienda e dalla loro pubblicita' ingannevole.
La notizia del provvedimento Antitrust ci impone una riflessione sulle richieste a suo tempo fatteci da Onemeet: se vi avessimo ottemperato ci saremmo resi loro “complici” nel vietare l'esercizio del diritto all'informazione di chi scrive sul sito Aduc e di chi lo legge. Diritto che difendiamo anche nelle aule dei tribunali, in cui frequentemente siamo chiamati con accuse di diffamazione e lesione dell'immagine di questa o quell'altra azienda.
Come nel caso di OneMeet, i forum sul nostro sito in cui i consumatori discutono, piu' che diffamatori sono “scomodi”: vi si parla di problemi avuti con un'azienda nell'accettazione o nell'esecuzione del contratto, “mettendo in guardia” altri consumatori da atteggiamenti scorretti o ingannevoli.
Per noi questa e' una missione fondamentale della nostra associazione: non avalliamo nessuna delle pretestuose richieste che ci giungono da aziende che mirano a silenziare chi critica il loro operato. Cedere ad una sola di queste vorrebbe dire superare un punto di non ritorno: l'inizio della fine della liberta' di informazione e di espressione -propria e altrui.
Qui il nostro canale del sito Internet dedicato alla lotta contro la censura
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