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L'irriverente. Che bello vivere nel Paese del Family day… meno male c'e' Ventotene
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Comunicato di Vincenzo Donvito
31 gennaio 2016 13:01
 
  Prima di tutto per il fatto che si debba chiamare “family day” e non “giornata della famiglia”… chissa' quale messaggio internazionale vogliono dare…. Secondo perche' tutte le aperture mediatiche di oggi sono su questo argomento. Va bene che siamo il Paese del Vaticano, ma proprio questo “Stato” non si e' pronunciato in materia, e anche il suo braccio armato per eccellenza, Comunione e Liberazione. Sia chiaro: mi diverto e sono interessato a queste manifestazioni e, se ce la facessero, mi piacerebbe che ce ne fossero di piu', anche se, invece delle parate preferirei le discussioni pacate fra pro e contro i temi specifici… ma non si puo' pretendere tutto.
Quello che mi colpisce, dopo che mi sono fatto il mio “en plein” mattuttino di informazione quotidiana, piu' che altro basata su media non-italiani, e' leggere, ascoltare e vedere che questo e' oggi il tema dominante, o meglio dovrebbe essere secondo coloro che fanno i palinsesti e le prime pagine dei vari media. Sono andato per bar e pasticcerie domenicali, e non ho trovato uno che parlasse dell'argomento, sembrava proprio che non gliene fregasse nulla, a dominare sono sempre le buche per strada, i lavori della tramvia (abito a Firenze e non si parla spesso di altro) e la squadra di calcio della Fiorentina. Family day, neanche all'uscita delle messe cattoliche domenicali, figurati nei giardinetti e nei bar… Ma, testardo, mi sono ripreso il telecomando ed ho vagato fra i vari tg… niente: family day e family day, imperterriti. Ed io che stamane mi ero riempito gli occhi e le orecchio di guerra in Medio Oriente, di immigrati morti in mare, di primarie in Usa, di bombe esplose in quello o quell'altro Paese africano grazie ai cosiddetti musulmani integralisti… povero illuso che non sono altro… mi sono svegliato nello Stivale.
Comunque, solo essenzialmente sulla carta stampata, c'era il nostro premier Matteo Renzi a Ventotene. Bravo premier. Ci voleva proprio come risposta a chi vuole far tornare la nostra Europa alle lotte di confine e allo scannamento politico e umano tipo nazisti e comunisti. Non sono un gran fan del premier, ma questa volta devo riconoscere che ha avuto fiuto, anche nel ricordare che in quell'isoletta e' bene che ci siano un importante e determinante centro studi europeo… meglio tardi che mai.
E quindi, almeno per oggi ho buttato i giornali piu' tardi nel cassonetto della carta da riciclare, avevo da leggermi le cronache da Ventotene. Anche se e' stata dura: le inaugurazioni dell'anno giudiziario erano una macchietta, una litania di cose sempre uguali e ripetitive, di un mondo della giustizia che, per esempio, invece di rimediare alle proprie storture, le aggrava: sapete che ha fatto il Governo (sempre del Renzi che, purtroppo, non fa solo viaggi a Ventotene) sui processi troppo lunghi? Invece di sentire le giuste rimostranze che ci arrivano dall'Ue, per i rimborsi ai malcapitati (legge Pinto) ha fatto marameo, cioe' se volete essere indennizzati, noi praticamente non lo facciamo, anche se scriviamo il contrario e poi cerchiamo cosi' di gabbare l'Ue (1). Come si dice? Un colpo al cerchio ed uno alla botte: va bene Ventotene, ma non esageriamo… compensiamo con il travisare la legge Pinto sugli indennizzi ai processi troppo lunghi. Altrimenti si corre il rischio di sembrare troppo europei… siamo italiani, no?

(1) qui una nostra nota in merito 
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