testata ADUC
LIBERALIZZAZIONE A DANNO DEI CONSUMATORI?
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
23 giugno 2001 0:00
 


E' QUELLO CHE STA SUCCEDENDO CON TELECOM CHE, AFFITTANDO AI SUOI CONCORRENTI, GUADAGNERA' PIU' DI QUANDO ERA MONOPOLISTA IN SENSO TRADIZIONALE, E CONTINUERA' AD ESSERE MONOPOLISTA VERSO I GESTORI ALTERNATIVI

Firenze, 23 Giugno 2001. Altri 540 siti "liberati" dalla Telecom per consentire l'installazione delle apparecchiature della concorrenza e quindi levare l'incubo del canone?
In teoria -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- perche' nella pratica, siccome siamo in economia e non in un istituto di beneficienza, i maggiori costi previsti non potranno non gravare sui consumatori. Perche' la Telecom sta si' liberlizzando, ma in un modo tutto italiano, continuando a mantenere la proprieta' dell'ultimo miglio, perche' ai gestori cosiddetti alternativi il doppino finale di rame non viene venduto, ma affittato, e ad un prezzo maggiore di quanto oggi gli utenti pagano alla stessa Telecom per il canone. Per cui, se dal 1 luglio il canone mensile domestico costera' Lit.20.880, la Telecom incassera' da un altro gestore lit.22.200, cioe' Lit.1.320 lire in piu', e stiamo parlando di milioni di linee con altrettanto esponenziale guadagno (alcuni dati parlano di circa 8, che porterebbero il maggiore introito di Telecom a piu' di 10 miliardi di lire, a cui vanno aggiunti i minori costi di gestione amministrativa degli stessi, perche' un conto e' incassare delle cifre da 8 milioni di utenti, e un altro da una quindicina di societa').
E su questa linea si dovrebbe arrivare, dall'attuale 30% del mercato a circa 50% durante l'estate. Cioe' stiamo assistendo ad una liberalizzazione che porta piu' soldi nelle casse dell'attuale gestore monopolista, in modo che possa meglio attrezzarsi per combattere la concorrenza a cui, inoltre, e' lui stesso a fornire gli strumenti di lavoro.
Proprio un bel pasticcio, dove e' evidente che ci rimettera' il consumatore. Infatti ad un inizio in cui i gestori alternativi cercheranno di accaparrarsi clienti non facendo pagare agli stessi il costo che invece devono pagare a Telecom per l'ultimo miglio, non potra' non seguire uno sbriciolamento di questo costo in altre forme e inserito nei prezzi chiesti ai consumatori finali: le promozioni sono appunto tali, e quando finiscono, occorre che i costi siano portati a regime e distribuiti su una clientela piu' o meno fidelizzata grazie a prezzi bassi. Questo succede perche' i gestori alternativi non devono fare un investimento iniziale da ammortizzare, ma devono pagare, vita natural durante, il balzello al loro maggiore concorrente.
E' bene che queste cose si sappiano e siano rimarcate, perche' nei prossimi mesi, nonostante le aspettative e il gran polverone, ne vedremo proprio delle belle … e non a vantaggio del consumatore, ma, guarda caso, della solita Telecom, che avra' cosi' inaugurato una nuova forma di monopolio, spostandolo da quello diretto sui consumatori a quello sugli strumenti tecnici di base dei suoi concorrenti.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS