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Liberalizzazione orari dei negozi. La regione Puglia sbaglia e si contraddice
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Comunicato di Alessandro Gallucci
5 gennaio 2012 15:45
 
  E’ di questi giorni la notizia che la regione Puglia impugnera’ davanti alla Corte Costituzionale l’articolo 31 della legge “Salva Italia”, che liberalizza l’orario di apertura degli esercizi commerciali. La vice presidente della Regione, Loredana Capone, e’ convinta che lo Stato abbia legiferato in una materia che e’ non di sua competenza. In ogni caso la convinzione della Capone e’ che un minimo di regole e’ utile per evitare che i grandi centri commerciali fagocitino i piccoli esercizi, soprattutto in quelle realta’ diverse dalle citta’ d’arte. Nemmeno una parola spesa in favore dei consumatori, ossia tutti i cittadini beneficiari di quel provvedimento. La posizione della regione Puglia e’ sbagliata nei fatti e contraddittoria. Errata se si pensa che, tra le altre cose per il gran numero di citta’ d’arte presenti sul territorio pugliese, la disciplina della regolamentazione degli orari produceva gia’ un effetto distorsivo della concorrenza a vantaggio dei grandi centri commerciali. Non e’ un caso, infatti, che in molte citta’ pugliesi, la grande distribuzione abbia trovato ospitalita’ in queste citta’ il cui status offriva maggiori liberta’ d’apertura. Contraddittoria visto che il presidente Vendola, sul suo profilo facebook, ha dichiarato che e’ un suo obiettivo per il 2012 far diminuire la disoccupazione in Puglia. Singolare che cerchi di ottenere l’eliminazione di un provvedimento che dovrebbe incentivare nuove assunzioni.
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