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LIBERALIZZAZIONI. AVVOCATI COME I TAXISTI?
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Comunicato 
6 luglio 2006 0:00
 

Firenze, 6 luglio 2006. Dal prossimo 10 luglio e fino al 21, come ci fa sapere l'organismo unitario dell'avvocatura (Oua) ci sara' l'astensione da tutte le udienze per protestare contro i provvedimenti del Governo che, a detta, della presidente Michelina Grillo, avrebbero aggredito la loro categoria.
Sinceramente ci interessa poco il contenuto di questo sciopero, perche' se qualcuno protesta in quanto e' favorevole al divieto (finto) della pubblicita' professionale e crede che sia una tutela della giustizia avere delle tariffe minime obbligatorie, si mette da solo fuori di ogni minima logica umana di un Paese a economia moderna e di mercato. Chissa' cosa accade in Paesi come gli Usa dove questi limiti non ci sono da sempre... il baratro della giustizia? Avvocati senza lavoro o in perenne fallimento?
Lasciamo perdere. Quando avrete finito il vostro sciopero, sarete tutti contenti di questi provvedimenti che, se applicati, non potranno che giovare anche ai professionisti.
Il problema, invece, oggi e' un altro: gli avvocati sono come i taxisti? Senza alcuna denigrazione per gli uni e per gli altri, c'e' comunque nella nostra memoria (e nella storia del nostro Paese) cio' che i taxisti stanno combinando in questi giorni: incivilta', violenza, blocco di servizi pubblici.
E cosi' sara' anche per gli avvocati? Crediamo che ci sara' un effetto piu' limitato perche' sono molti gli avvocati che non condividono le posizioni espresse dall'Oua, ma il risvolto nelle aule giudiziarie sara' tragico, perche' l'immobilismo ci sara' e si fara' sentire.
Cosa gli racconteremo alle persone che sono in attesa di giudizio, dentro o fuori della galera? Che dovranno aspettare ancora molto perche' i loro avvocati stanno lottando per gli interessi dei loro assistiti? Se qualcuno pensa di farlo, ce lo dica, siamo proprio curiosi di conoscere queste argomentazioni, soprattutto alla vigilia di quel fermo medievale (sospensione feriale dei termini) che vede il blocco della giustizia dal 1 agosto al 15 settembre.
Noi, a differenza degli avvocati che seguiranno le indicazioni dell'Oua, ci saremo (anche coi nostri avvocati) per dare assistenza ai cittadini che ce lo chiederanno. E se avremo qualcosa in piu' da chiedere ai nostri legislatori e governanti, oltre quello che chiediamo gia' abitualmente, lo faremo nei modi civili a cui siamo abituati: non prendendocela con la parte piu' debole, cioe' chi chiede il nostro supporto per far valere un diritto.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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