I CARABINIERI BLOCCANO UN CONCERTO E PORTANO IN CASERMA UN GRUPPO MUSICALE: LE PAROLE DI UNA CANZONE RISULTEREBBERO OFFENSIVE DELLA ONORABILITA' DELL'ARMA.
L'ADUC CHIEDE L'INTERVENTO DEL MINISTRO DEGLI INTERNI E DEI BENI CULTURALI.

Firenze, 11 Settembre 1999. Alcuni giorni fa il gruppo musicale Benzedrina si stava esibendo sul palco di una festa paesana a Cavriglia (Arezzo), fintanto che i Carabinieri hanno interrotto lo spettacolo e portato in caserma i componenti del gruppo. Una canzone -"Bello, bello il tratto rosso"- e' stata interpretata come offensiva dell'onorabilita' dei Carabinieri presenti alla festa: si denunciavano i metodi bruschi e autoritari con cui uomini in divisa con una striscia rossa fermano gli automobilisti per cercare loro della droga.
Per queste ragioni l'Aduc, a firma del suo presidente Vincenzo Donvito, ha chiesto l'intervento del ministro degli Interni, Rosa Russo Jervolino, e dei Beni Culturali, Giovanna Melandri. E' giusto che gli addetti all'ordine pubblico interrompano uno spettacolo perche' a loro avviso si starebbe consumando un reato d'opinione? Non e', l'intervento per l'interruzione, piu' pericoloso per l'ordine pubblico rispetto a, magari, denunciare al magistrato quanto si riteneva ingiurioso? I Carabinieri avrebbero fatto altrettanto se i presunti offesi non fossero stati loro? E' concepibile che le forze dell'ordine debbano intervenire per reprimere un'espressione culturale e dello spettacolo? Arriveremo a dover sottoporre agli addetti all'ordine pubblico i testi e le immagini di un'opera artistica prima della sua diffusione, perche' le forze dell'ordine si sono aggiunte a quella vergogna civica che e' la commissione censura presso il ministero?
Sono queste le domande rivolte ai due ministri perche' 1) facciano chiarezza su quanto e' accaduto, 2) prendano i dovuti provvedimenti per raddarguire i responsabili, 3) si