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Manovra economica. Tra quisquilie e pinzellacchere
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Comunicato di Primo Mastrantoni
2 agosto 2011 11:54
 
  Domani il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si presentera' alle Camere per discettare di politica economica. A cosa servira'? A nulla. La manovra economica e' gia' stata approvata dal Parlamento. Di che parlare? Di liberalizzazioni? Dei lacci e lacciuoli che frenano l'economia? Ma quando mai! Il presidente Berlusconi e' piu' preoccupato dei suoi problemi giudiziari e dei bilanci delle sue societa', dopo la mazzata da 560 milioni per il lodo Mondatori. Caso esemplare e' stata la mancata liberalizzazione delle "arti e mestieri". Il suo alleato di governo, la Lega, e' impegnata a recuperare voti somministrando il narcotico ai suoi aderenti con la favoletta delle sedi ministeriali a Monza. L'opposizione pensa di far bella figura (le e' rimasta solo quella, si fa per dire) dibattendo in aula parlamentare del piu' e del meno (governo tecnico, nuove elezioni che non vuole, ecc.). Le "parti sociali" (imprenditori e sindacati) vogliono partecipare al nulla, "Il Tavolo", per dire la loro dopo i disastri dei quali sono responsabili, si veda la questione Alitalia, e la inutilita' dei finanziamenti alle imprese. Insomma, tra quisquilie e pinzillacchere, l'Italia si avvia ad incagliarsi in bassi fondali. Tanto il conto lo paga il contribuente.
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