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MONOPOLI PUBBLICI E PRIVATI
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Comunicato 
14 novembre 2001 0:00
 


I COSTI DEL MONOPOLIO. IL CASO DEL COMUNE DI ROMA: DIMEZZATI I COSTI PER I TRASPORTI. PERICOLI DALLA FINANZIARIA.

Roma, 14 Novembre 2001. 3.375 lire a chilometro/vetture. E' quanto versera' il Comune di Roma all' Associazione temporanea di imprese (Sogi, Fs, Apm di Perugia, Arpa di Chieti, Transdev, Cotri e Star) che ha vinto la gara per la gestione di 21 linee urbane aggiuntive. La notizia passerebbe inosservata -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- se non fosse connessa ad un'altra: il Comune versa attualmente alla societa' Trambus, costola della societa' di trasporto pubblico comunale Atac, 6.700 lire a chilometro/vetture. Cio' vuol dire che fin'ora i trasporti sono costati alla Capitale, cioe' ai cittadini, il doppio. Insomma si scopre l'acqua calda, cioe' che i monopoli, pubblici o privati, costano di piu' e offrono in piu' un servizio scadente. La notizia trova un collegamento con quanto sta succedendo in Parlamento, dove e' in discussione l'articolo 23 della legge Finanziaria, che contiene norme sulla riforma dei servizi pubblici locali. Un emendamento presentato dal sen. Ivo Tarolli (maggioranza) prevede che l'ente locale sia obbligato a "cedere in tutto o in parte la propria partecipazione di controllo nelle societa' erogatrici di servizi" e che "tale cessione non comporta effetti sulla durata delle concessioni e degli affidamenti in essere". Tradotto in italiano comprensibile significa che si vuole privatizzare senza liberalizzare, trasferendo in modo sostanzialmente definitivo il monopolio pubblico al monopolio privato. La stessa Antitrust e' intervenuta rilevando che l'emendamento "fa salvi a favore del processo di privatizzazione, affidamenti diretti effettuati in assenza di gara".
Insomma gli amici e gli amici degli amici si stanno strofinando le mani, affari d'oro si profilano all'orizzonte.
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