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MOZZARELLA CAMPANA E GIAPPONE. MA PERCHE' DOVREBBERO FIDARSI AD OCCHI CHIUSI?
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Comunicato di Vincenzo Donvito
26 marzo 2008 0:00
 
Sono sintomatiche le reazioni al fermo doganale delle mozzarelle campane negli aeroporti giapponesi. Stupore, indignazione, alzata di scudi... manca solo lo statalista di turno che proponga ritorsioni economiche alle merci che vengono importate da quel Paese.
La domanda che invece noi ci poniamo e' semplice semplice: ma perche' dovrebbero fidarsi ad occhi chiusi? Forse in quella zona dello Stivale le autorita' preposte all'igiene pubblico hanno dato e stanno dando dimostrazione di serieta', consapevolezza, prevenzione, capacita'? Dopo mesi e mesi che i rifiuti continuano ad essere nelle strade, e nonostante l'intervento dello Stato centrale, appare strano che ci sia un dubbio che "cotanta competenza e capacita'" abbia potuto essere riversata anche sulla filiera produttiva alimentare? Non sarebbe forse strano il contrario? Noi, invece, siamo lieti che ci siano situazioni del genere e che vengano chieste conferme su qualita' e igiene dei prodotti del "made in Italy" perche', se non c'e' niente che viene omesso o nascosto, l'export e la produzione in generale non puo' che avvantaggiarsi di una ulteriore conferma di qualita'. Anzi, perche' le autorita' italiane non chiedono altrettanto all'autorevolissima americana Food and drug administration (Fda) per il mercato di sua competenza?
Se magari, stimolati da queste figuracce, i nostri governanti/amministratori prendessero la palla al balzo e risolvessero definitivamente la questione rifiuti... i napoletani, i campani, gli italiani, i giapponesi e tutti gli acquirenti del "made in Italy" (e non solo campano) ne sarebbero contenti.
 
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