
L'Antitrust
ha multato RTI per pratica commerciale scorretta: ha continuato a prelevare soldi a chi aveva gia' disdetto nei termini di legge i propri abbonamenti Mediaset Premium. Una notizia che dovrebbe confortarci se ci limitassimo a leggere i titoli, ma che si ridimensiona subito quando leggiamo che la multa e' di 200.000,00 euro.
Ridicola! E non solo, perche' per tutti i gestori di servizi di Tlc che agiscono quotidianamente nello stesso modo, e'
un incentivo a continuare: costa molto meno di una qualunque pubblicita' e la redditivita' e' molto alta. Considerando una media di 100,00 euro a utente, per riprendersi i soldi della multa a RTI e' sufficiente che si comporti in questo modo con altri 1.000 suoi abbonati.
E anche considerando che singolarmente ci sara' qualcuno che fara' ricorso contro RTI per avere i soldi indebitamente sottratti, quanti fra tutti i derubati lo faranno andando fino in fondo? Pochissimi. Perche' per procedere singolarmente ogni utente deve seguire questa trafila: raccomandata A/R di messa in mora intimando il dovuto entro 15 giorni (magari con la consulenza dell'associazione per come scriverla); RTI non risponde per niente; chi prosegue dovra' portarli davanti al Corecom della propria regione (in genere solo nei capoluoghi regionali) dove tentare una conciliazione: nessuno e' obbligato a niente e spesso RTI non si presenta; solo dopo questo tentativo si potra' portarli in giudizio davanti al giudice di pace, senza avvocato per importi inferiori a 512 euro e, se va bene, il giudice ti convoca fra uno o due anni.... E' evidente che solo gli “incazzati neri” seguiranno questa procedura. E RTI, cosi' come qualunque gestore di servizi di Tlc continuera' a “pagare” l'Antitrust (quando e se li condanna) in cambio di questo business del malaffare.
Se invece di 200.000, euro le multe fossero di 200 milioni di euro o di due miliardi, o di una x percentuale sul fatturato lordo, la musica sarebbe diversa. Ma stiamo parlando di un altro mondo....