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MULTE AUTOVELOX. NON SONO VALIDE SE RILEVATE SENZA LA PRESENZA DELL'AGENTE. COME FARE RICORSO
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Comunicato 
27 novembre 2004 0:00
 

Firenze, 27 novembre 2004. Dopo che il Comune di Treviso ha chiesto dei chiarimenti al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, lo stesso, con il prot. 3610 dello scorso 8 novembre, aveva cosi' risposto: "...si comunica che i rilevatori di velocita' attualmente in uso sono stati approvati avendo a riferimento le norme precedenti al decreto legge 27 giugno 2003, n. 151, convertito con legge lo agosto 2003, n. 214, che consente la rilevazione di alcune infrazioni in modo automatico con apposite apparecchiature debitamente omologate. Pertanto gli attuali dispositivi di controllo della velocita' non possono essere adoperati in assenza dell'operatore di polizia. Sono attualmente al vaglio di questo Ufficio richieste di omologazione di dispositivi che prevedono tale funzione, il cui iter comunque non e' ancora concluso."
Questo significa che una delle piu' frequenti infrazioni oggi commesse, il superamento dei limiti di velocita', puo' essere contestata con buone possibilita' di successo. Rileviamo che non e' la reintroduzione dell'obbligo del fermo immediato (le cui norme rimangono le stesse), ma solo dell'obbligo della presenza dell'agente.
Attenzione, pero': non vuole dire che esiste la liberta' di non rispettare i limiti di velocita', ma solo che le norme devono essere rispettate da tutti, soprattutto da coloro che sono preposti alla vigilanza.
Il buon esempio dell'istituzione, e' l'arma prioritaria per combattere l'illegalita'. Stiamo parlando di multe che tutti i Comuni utilizzano per fare cassa, collocando limiti di velocita' in posti assurdi, con un proliferare di rilevatori appositamente occultati, si' da garantire il rilievo dell'infrazione, ma lasciando che il pericolo rappresentato da una velocita' oltre i limiti continui ad esser tale. Un sistema cioe', solo punitivo ed educativo per la paura della multa, senza alcuna responsabilizzazione individuale. Multe quindi odiatissime da gran parte degli automobilisti, che' si sentono vessati piuttosto che giustamente multati per aver creato una situazione di pericolo, e quindi alla prima occasione continuano a farsi furbi, ingegnandosi su come violare il codice della strada.
Per questo abbiamo approntato una specifico facsmile a questo indirizzo:
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Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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