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Multe. Il calvario di un cittadino che rispetta le leggi
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Comunicato di Primo Mastrantoni
11 febbraio 2010 12:50
 
Pagare una multa e vedersi contestare il mancato pagamento 4 anni dopo. La storia insegna che fidarsi della pubblica amministrazione e' un lusso che non ci possiamo permettere. Vediamo la storia del nostro cittadino.
* Anno 2005. Comune di Fiumicino: il nostro cittadino si vede elevare una multa per divieto di sosta. Diligentemente paga, entro i termini prescritti.
* Anno 2009, luglio. Quattro anni dopo, con una raccomandata recapitata il 31 luglio (si badi bene alla data), viene notificata una cartella di pagamento da Equitalia per mancata oblazione della multa, con le maggiorazioni del caso, infatti, la multa passa da 48 a 143 euro.
Il nostro cittadino telefona a Equitalia che rimanda al comune di Fiumicino la competenza per l'esenzione del pagamento, visto che la multa era gia' stata pagata. Dopo numerosi tentativi telefonici, finalmente, il cittadino riesce a parlare con il "competente ufficio" che chiede l'invio del documentazione attestante il pagamento. Fatto il tutto, entro agosto (mese di vacanze), sia via fax che con raccomandata, si attende l'esonero. Il nostro cittadino nelle settimane successive telefona ripetutamente al comune di Fiumicino; viene rassicurato che a breve tutto sara' risolto. Non e' cosi' perche' nel mese di novembre Equitalia invia un sollecito di pagamento. Il nostro cittadino, dopo altre traversie telefoniche, si fa rilasciare dal comune di Fiumicino un attestato di "discarico", che trasmette a Equitalia. Ulteriori telefonate a Equitalia e al Comune di Fiumicino si susseguono nel mese di dicembre.
* Anno 2010, febbraio. Il nostro cittadino, con ulteriore telefonate a Equitalia apprende che il provvedimento di esonero e' stato recepito.

Che dire? Quanto e' costato in tempo e stress il rapporto con la pubblica amministrazione e perche' mai si impiegano quasi 5 anni per risolvere un semplice problema? Ricercare una ricevuta di 4 anni prima, passare ore al telefono, impiegare parte delle proprie vacanze, fare la fila all'ufficio postale, ecc., ha un prezzo o paga solo il cittadino? O qualche "responsabile del procedimento" deve essere sanzionato e obbligato a pagare il "disturbo" ad un cittadino ligio alla legge?
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