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MYWAY 4YOU: IL MONTEDEIPASCHI CONTINUA A CURARE UNA CANCRENA CON "IMPACCHI E POMATE": SERVE UN "TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO"?
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Comunicato 
4 marzo 2004 0:00
 

Firenze 4 marzo 2004 - La trasmissione "Mi Manda Rai Tre" di ieri sera ha ancora una volta dimostrato che il Monte dei Paschi di Siena sta continuando a tenere un atteggiamento "suicida" nei confronti del problema dei mutui di scopo camuffati da prodotti previdenziali.
Purtroppo, per il Montepaschi, questo problema ha raggiunto una massa critica di persone interessate e consapevoli che non puo' piu' essere gestita continuando a difendere l'indifendibile.
Ci sono due problemi che vengono sottovalutati con una leggerezza sconcertante:
1. La disastrosa ricaduta in termini di immagine
2. Le prime sentenze sfavorevoli che, con il nuovo rito processuale per questo genere di controversie introdotte dal 1 Gennaio 2004, non tarderanno ad arrivare.
Il nuovo responsabile della comunicazione (assunto appositamente per gestire la disastrosa situazione dell'immagine di MPS) in trasmissione ha avuto la geniale idea di confermare il fatto che la componente obbligazionaria inclusa nei prodotti e' stata venduta con un sovrapprezzo, quindi in violazione del Testo Unico della Finanza e del Regolamento CONSOB 11522. Complimenti! Continuare a raccontare la favola della commissione di conciliazione anche davanti all'evidenza che non ha funzionato e continuare a sostenere la legalita' di prodotti che evidentemente violano le norme esistenti, non puo' che portare ad una caduta della fiducia dei propri clienti e ad una ascesa vertiginosa dei costi legali.
Cosa succederebbe se solo la meta' dei 170 mila sottoscrittori dei questi prodotti, una volta avute le prime sentenze favorevoli, dovesse chiedere per via legali l'annullamento di contratti che sono evidentemente annullabili?
Se e' evidente che il Monte dei Paschi di Siena ha deciso di ignorare la "cancrena" che ormai si e' costruita in casa, ci sara' qualche "medico" che richiedera' un "trattamento sanitario obbligatorio" per costringere la Banca a prendere gli indispensabili provvedimenti drastici?
Naturalmente noi continueremo le nostre azioni giudiziali, sia nelle sedi civili che nelle sedi penali, e faremo tutto il possibile affinche' il gruppo MPS si renda conto che i costi da sostenere continuando con questo atteggiamento sono molto maggiori di quelli che dovrebbe sostenere cercando una soluzione per tutti i clienti che lo richiedano.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per la tutela del risparmio
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