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NEGOZI: APRIRLI ANCHE NELLE FESTIVITA'
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Comunicato 
29 marzo 2005 0:00
 

Roma, 29.3.2005. Aprire i negozi a Pasqua, Pasquetta, il 25 aprile e il 1° Maggio a Roma non e' possibile. Secondo l'accordo (peraltro scaduto), sottoscritto tra le associazioni di categoria e l'Assessorato al commercio del comune di Roma, questi giorni sono tabu'. Gia' ieri si sono avute azioni di disobbedienza civile, alcuni negozi del centro sono rimasti aperti. Incomprensibile quest'accordo capestro per i turisti e per i commercianti stessi. Dunque i turisti devono trovare una citta' con i negozi chiusi proprio in occasione dei fine settimana, dei ponti e in piena stagione di viaggi? E quando si dovrebbero fare i fine settimana e i ponti? Sembra cosi' evidente che evidente non e', come dire che i ristoranti dovrebbero essere aperti all'ora di cena! Ancora piu' incomprensibile appare quest'accordo se diamo ascolto alle lamentele delle associazioni di commercianti sulla crisi in atto e sulla diminuzione del volume di affari. Quale occasione migliore per rimettere in sesto i conti se non quello di mettere a profitto i periodi di boom turistico? Non farlo significa che gli affari non vanno poi cosi' male o, piu' semplicemente, che non si vuole chiudere quando qualcun altro vuole aprire, cio' si e' invidiosi dei guadagni altrui. L'Assessorato al commercio ha tentato una mediazione tra le diverse istanze, senza avere una linea di conduzione propria; non si accorge che la realta' le sta sfuggendo di mano. Un esempio? Nella zona di piazza Vittorio, dove i negozi degli extracomunitari fioriscono, si puo' fare la spesa anche a mezzanotte, in barba a qualsiasi accordo consociativo!
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