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NEL NUOVO ANNO DELL'EURO, IL SALUTO DEI CONSUMATORI ALL'ADUC
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Comunicato 
1 gennaio 2002 0:00
 


AUTOSTRADE PIU' CARE E BANCOMAT DA BRIVIDO

Firenze, 1 Gennaio 2002. Cominciano ad arrivare le E-mail del 2002 al servizio "Cara Aduc" che l'associazione offre in Internet, per consigli e informazioni.
Ne riportiamo tre, come esempio di cosa gli italiani si sono ritrovati stamane al loro risveglio.
Cara Aduc,
Salve, volevo comunicarvi e mettervi al corrente dell'aumento dei pedaggi autostradali:
oggi 1.1.2002 ho utilizzato l'autostrada per recarmi a lavoro ed ecco la prima sorpresa dell'anno 2002: il pedaggio e' aumentato! Ottimo inizio d'anno!! La tratta interessata dell'Autostrada A4 e': BERGAMO - MILANO EST: vecchia tariffa : 2.07 euro pari a L.4000; nuova tariffa : 2,20 euro pari a L.4260 (circa). Ne approfitto per augurarVi un buon anno sotto ogni profilo. Cordiali saluti
Cara Aduc,
risulta che da oggi 01.01.2002 la societa' Autostrade nel tratto Napoli Salerno faccia pagare £2.300 anziche' 2000 per effetto dell'introduzione dell'EURO? Corrisponde a vero o potrebbe trattarsi di una forma di abuso?
Saluti
Cara Aduc,
Addio lira, hanno auspicato molte autorevoli personalita'. Il ns. Presidente ieri sera augurava ai giovani di sognare. E questa notte ho sognato, tra un botto e l'altro, un'Italia che funzionava! Stamani nell'urgenza di prelevare del denaro, mi reco al bancomat piu' vicino.
Ore 8.35 : Cariplo Cesano Maderno fraz. Villaggio Snia. Sportello momentaneamente fuori servizio a causa elaboratore centrale.
Ore 9.45 : e' passata circa un ora, ritorno allo stesso bancomat. Sportello momentaneamente fuori servizio a causa elaboratore centrale. Sara' davvero questione di attimi???
Mi dico: le lenticchie di capodanno portano soldi, non e' che quelle di stanotte erano transgeniche?
Prendo l'auto e mi reco fiduciosa al bancomat della mia banca, ove sono correntista oltre che dipendente di UniCredito Italiano.
Ore 10.00 : Credito Italiano Cesano Maderno. Qui lavora il mio vicino di casa di quando ero bambina...lui avra' pensato a non lasciare al verde i suoi compaesani. Evviva l'apparecchio e' funzinante! Ne ero certa: la mia banca non poteva certo deludermi! Illusa!!! A causa della scarsa visibilita' (il sole di oggi riflette in modo allucinante sul video) e ancora nell'ebbrezza dello spumante di ieri sera, non mi accorgo che il dispositivo eroga ancora lire. Risultato: ho in tasca un bel milioncino di lire, cosi' che domani vedro' di passare in coda il mio intervallo di pranzo per effettuare il cambio (visto che per questioni etiche restero' incollata alla mia scrivania a lavorare). Spero solo che un'ora sia sufficiente... e di non dover saltare anche il pranzo di dopodomani.
Ore 10.15 : Banco di Desio Cesano Maderno. Loro si che sono seri: un bel cartello a caratteri cubitali recita GUASTO. Apprezzo la sincerita'.
Oggi che inizia un nuovo anno, scelgo di non arrabbiarmi e guardare al lato positivo della vicenda: non devo nemmeno scendere dalla mia auto, evitando di prendere freddo e soprattutto di perdere tempo, visto che, OGGI + CHE MAI, IL TEMPO E' DENARO!
Ore 10.20 : Banca Popolare di Milano Cesano Maderno. E' la banca dove lavora mia sorella maggiore, che e' sempre stata guida e modello di crescita per me. Poteva deludermi??? Ebbene ancora una volta la mia sorellona non mi ha delusa!!! Ce l'ho fatta!!! Prelevo con il bancomat del papi ben 250 Euro (di piu' non posso, visto che con il mio bancomat ho esaurito la disponibilita' di prelievo giornaliera).
La domanda sorge spontanea: Cos'hanno fatto i dipendenti delle banche il giorno 31/12/01, giorno in cui gli sportelli delle banche erano chiusi per permettere di approntare tutto il necessario affinche' per l' 1/01/02 tutto funzionasse? Ora capisco perche' solo in Germania partono subito con l'Euro! L'avessimo fatto noi...saremmo morti di fame! Ora capisco anche perche' il Sig. Prodi ha scritto nell'opuscolo inviato agli italiani: CIAO LIRA.
"Papa' non era un errore, come sostenevi tu!" Il Sig. Prodi e' un veggente e c'ha visto lungo.....
Ora capisco anche il detto largo ai giovani, infatti l'anziana vicina di casa, come fa ad allargarsi il portafogli?? Non ha la patente! E nemmeno puo' pagare con un sorriso, visto che non ha + i denti.... La cosa che + mi amareggia e' dover contraddire il ns. amato Sig. Presidente: i sogni non si avverano .... E questa e' la cosa + triste da dover constatare all'alba di un nuovo anno, ricco di speranze, ricco di auguri, ricco di .... MA CHE DICO RICCO???? A MOMENTI NON HO UNA LIRA IN TASCA E, CIO' CHE CONTA OGGI DI PIU', NEMMENO UN EURO! Pero' ho fatto tesoro di una grande verita': cio' che + conta sono gli affetti, quelli si che ti fanno ricca ... se fossi stata figlia unica, nemmeno per sogno prelevavo!!!! BUON EURO A TUTTI



EURO-INGANNI DEI BOTTEGAI
ATTENZIONE AI BOTTEGAI, CHE' NON PERDONO MAI IL VIZIO NE' IL PELO

Firenze, 2 gennaio 2001. Dopo i bottegai della Fipe (Federazione italiani pubblici esercizi) che hanno voluto far credere con le loro indagini truccate che l'Italia sia tra i Paesi piu' economici della zona dell'euro (hanno usato come prodotto omogeneo di confronto il caffe' espresso preso in piedi al bar al costo di 0,62 euro, cioe' 1200 lire: come se in Germania e in Francia, si consumassero caffe' come in Italia, e quel prezzo medio, poi ….), bisogna guardarsi dai bottegai in genere, quelli della distribuzione individuale e minuta, e non quelli della grande, che' questi ultimi hanno alle spalle teste pensanti in termini economici piu' ampi che non quelli della tradizionale ditta individuale.
Non tanto perche' sono disonesti -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- ma perche' pensano in termini di micro-economia a immediato vantaggio, basando i loro calcoli su quel piccolo margine di guadagno che sono abituati a considerare come di interesse marginale per il consumatore (da cui i famosi arrotondamenti che negli ultimi anni della lira -e agli albori dell'euro- sono abituati a rifilare con la massima naturalezza, cosi' come con altrettanta naturalezza i consumatori si sono abituati a sopportare).
Pensare in euro vuol dire anche avere prezzi certi in euro su cui basare le proprie economie, e non solo il cambio di un valore dalla lira, con i necessari arrotondamenti di legge.
Facciamo un esempio. Se il caffe' espresso viene venduto a 0,77, significa che quando se ne pagano due si deve versare 1,54 euro. Ma sono diversi i commercianti che fanno pagare 1,55. Il loro ragionamento e' il seguente: un caffe'=Lit.1.500, che diviso per 1936,27 da' 0,7746, che deve essere venduto a 0,77; due caffe'=Lit.3.000, che diviso per 1936,27 da' 1,5493, che deve essere venduto a 1,55. Quindi il nostro commerciante, grazie alla sua mentalita' da bottegaio, non si rende conto (?) che lui vende un caffe' ad un prezzo unitario di 0,77, e che per piu' unita' di questo prodotto dovrebbe solo moltiplicare questo prezzo unitario, e non fare il cambio in euro dal prezzo in lire del complessivo da pagare. Altrimenti, a cosa servirebbero i prezzi esposti in euro? Tanto varrebbe fossero in lire e, ad ogni incasso, applicare il cambio.
Al di la' del valore del centesimo di euro che in questo caso penalizzerebbe le tasche del consumatore (anche se abbiamo i nostri grandi dubbi che la stessa operazione sarebbe tentata dal bottegaio qualora fosse lui stesso a trarne uno svantaggio), rimane il dato di fatto della mentalita' e dell'uso dell'arrotondamento. Dobbiamo abituarci a pensare e ad usare i centesimi, come fanno da sempre in Paesi come gli Usa. E per farlo dovremo anche sconfiggere questi bottegai.
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