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LE NEO-MAMME LAVORATRICI LASCIANO L'IMPIEGO PER LA MANCANZA DI ASILI NIDO E LA CAMERA CONTINUA A NON DARE IL BUON ESEMPIO!
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Comunicato 
4 luglio 2007 0:00
 

Firenze, 4 luglio 2007
Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali
Un'indagine effettuata da Provincia di Firenze e Ministero del Lavoro riporta nuovamente dati allarmanti sulle donne che abbandonano l'impiego dopo la maternita': il 54% lo fa per difficoltà all'interno dell'azienda, il 46% per difficoltà nell'assicurare le cure adeguate ai figli. Quindi una donna su due lascia il lavoro per star dietro al proprio figlio e nel 73% dei casi accade per la mancanza, l'inadeguatezza degli orari e l'elevato costo degli asili nido e dei servizi di baby sitter; per il restante 27% a mancare sono stati invece gli aiuti familiari (1).
Dati tragici che confermano il motivo per cui il nostro Paese si collochi agli ultimi posti in Europa per avere poche strutture per l'infanzia.
Gli accordi comunitari di Lisbona ci chiedono di arrivare nel 2010 con una copertura territoriale di asili nido pari al 33%. Eurostat 2005 certificava che il numero dei posti per i bambini in Italia era sotto il 10%, mentre in Danimarca arrivava al 50% e 35-40% in Svezia e Francia. Occorrerebbero 9 miliardi di euro, mentre l'ultima finanziaria ha stanziato solo 300 milioni, che, anche venissero spesi nel migliore dei modi, ottenendo un effetto moltiplicatore a livello regionale, secondo il ministro per la Famiglia, Rosy Bindi, potremmo al massimo raggiungere il 15%.
Il cattivo esempio dell'Italia e' riflesso nella vicenda dell'asilo nido alla Camera dei Deputati. Unico Paese nell'Ue a non avere una casa dei bambini nelle piu' alte istituzioni, da piu' di dieci anni giace arenato nelle pastoie burocratiche, tutte maschili, il progetto asilo nido: frenato da sopralluoghi, consulenze e rimandi. L'attuale presidente Bertinotti, piu' volte sollecitato ha promesso di occuparsene. Centinaia di parlamentari hanno chiesto (2) un servizio a pagamento per deputati e lavoratori, ma tutto tace.

(1) L'indagine completa della provincia di Firenze:
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(2) A questo indirizzo l'appello e la lista dei firmatari:
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