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IL NEO-MINISTRO DELLA SANITA' E LA DROGA
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Comunicato 
26 giugno 2001 0:00
 


SIGNOR MINISTRO SI INFORMI, PER FAVORE

Firenze, 26 Giugno 2001. Il neo-ministro della Sanita' Girolamo Sirchia ha fatto sapere di essere contrario alla liberalizzazione delle droghe, e, in un suo intervento in un convegno, ha precisato perche' e per come.
Noi siamo rispettosi delle opinioni del ministro -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- e sull'argomento droghe, nonostante ci pare di capire che abbiamo un approccio diverso, non demorderemo dal continuare a chiedere l'interessamento e l'intervento del suo dicastero ogniqualvolta ne sentiremo la necessita'. Ma restiamo un po' esterefatti dalle argomentazioni politiche e umane che il ministro ha usato per valorizzare la sua contrarieta'.
Sull'argomentazione politica, non sappiamo chi abbia informato il ministro che al mondo ci sia un Paese dove, liberalizzata la droga, si possa dire che i consumi sono cresciuti, proprio perche' un Paese con una legislazione liberalizzatrice non esiste. Se presupponiamo che il ministro abbia usato dei termini non appropriati, volendo intendere con "liberalizzata" una politica non-punizionista e non criminogena del fenomeno, quando dice che in questi Paesi con questa legislazione il fenomeno si e' accresciuto, anche in questo il ministro non si e' ben informato: in uno dei pochi Paesi -la Svizzera- dove da anni si mette in pratica una politica di riduzione del danno per le droghe pesanti e dove la tolleranza verso le droghe leggere sta per trovare una spalla in una legge federale proposta dallo stesso Governo elvetico, il problema droga sta diventando sempre meno un problema di ordine pubblico, delinquenza, sanitario; non solo, ma il prezzo che prima tutta la comunita' civica doveva pagare grazie all'illegalita', sta sempre piu' diventando un prezzo limitato ai soggetti che diventano tossicodipendenti e che, per questo, non vanno in galera o in reclusori simili, ma in semplici e aperte strutture para-mediche e sanitarie.
Dal punto di vista umano, ricordiamo al ministro che dice "l'uomo vero non ha bisogno di bere o fumare o, peggio, drogarsi per andare ad affrontare il mondo …", di mettere i piedi per terra anche in questa occasione e di meglio informarsi, perche' se si guarda intorno, si accorgera' di essere circondato da uomini falsi e donne altrettanto false: chi non si fa un cicchetto ogni tanto?
Il problema e' complesso e non ci fa piacere che lo si affronti con alla base una mancanza di informazione e un'approssimazione che non aiuta alcuno, indipendentemente dal considerare giusto o sbagliato questo o quell'altro approccio al fenomeno.
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