testata ADUC
OGM. IL PARLAMENTO EUROPEO IN PREDA ALLA FOBIA. DA SEMPRE CONSUMIAMO PRODOTTI GENETICAMENTE MODIFICATI
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
29 marzo 2007 0:00
 
Firenze, 29 marzo 2007. Il Parlamento europeo, stabilendo che nessun prodotto potra' definirsi "biologico" se geneticamente modificato sopra lo 0,1%, ci pare viziato da ipercorrettismo e confusione. Cosa c'entra la tolleranza zero contro gli organismi geneticamente modificati con il cibo biologico? E' per definizione cibo "biologico", o organico, quello prodotto senza l'uso di fertilizzanti o altre sostanze chimiche. Il fatto che una pianta sia stata geneticamente manipolata non significa certo che sia stata coltivata -o manipolata- con agenti chimici.
La stragrande maggioranza dei prodotti che consumiamo sono ormai frutto di antiche e nuove tecniche di manipolazione genetica ("embryo rescue", anormalita' cromosomiche indotte con la colchicina, irradiazioni con raggi gamma, l'impiego di potenti mutageni, gli incroci, etc.). Sulle nostre tavole non c'e' quasi niente di "naturale", se per questo si intende non manipolato geneticamente, ma solo il frutto di centinaia e migliaia di anni di selezione degli organismi spontanei da parte dell'uomo. Ora il Parlamento europeo, in preda a quella fobia contro l'"innaturale" su cui prosperano gli ambientalisti di professione, sostiene l'insostenibile: da qui in avanti prodotto "biologico" significhera' "organismo geneticamente modificato, ma non troppo recentemente".

Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS